291 MDXXIX, AGOSTO. 292 Nolo. Se ¡illese, luni, che fo beri a di 9, parlile di Manloa, dove era andato a vis tar el Cardinal de Mantoa, el reverendo episcopo di Verona oli ni datario del papa, per andar a incontrar al smontar l’irnperador a Zenoa et farli una oration si chiama quamquam, el notificarli la mission di 3 cardinali. Di Cividnl di Frinì, di sier Gregorio Fi-IBI minano proveditor, di 7. Manda questo aviso: Uno nostro da Cividal, persona cxperla, mandato a questi contorni per intender li andamenti di quelle genie, riporta che, hessendo a la Travisa merco re preterito 4 de lo instante, intese da persone diverse, che parlirno da Lubiana a li 2, sicome il vescovo di Xagabria a li 30 de luio, hessendosi domino Nicolò da la Torre con le gente alargalo di Xagabria, entrò al soccorso del castello con “2500 fanti el alquanti cavalli del paese et 300 fanti usati, et havea tosati ben 1000 del paese a la guisa lurchescha per far creder che fossero turchi, et levò di esso castello tutto il suo che vi havea et tutti li canonici, et mesevi vituaria al bisogno et presidio, et se ne era ussilo. Il che presentilo da domino Nicolò da la Torre, con tutte le sue genie lo andò ad assaltar et combaterno assai. Infine, hessendo morti molli de 1’ una et l’altra parte, el vescovo ebbe il paggio, et di soi morirno più de 600 ; de li inimici da 300 in zerca. Demostrava, et cussi iudicavasi, che con il resto se n’ andari verso Belgrado a ritrovare lo exercito turchesco, che dicono l’antiguarda di 40 milia cavalli era in quel luoco, et aspeclavasi il resto de lo exercito. Il principe Ferdinando era a Belz in fino a li 20 de luio et con poca gente; soa inoier era a Linz, lontana dal principe una picola giornata. Che a Vienna slavasi con grandissima li-midità del Turco. Che li castellani del stato de la Carinthia haveano ordine di star preparali, sichè ad ogni voler del principe possine cavalcar ove più gli bisognerà ; quali se haveano offerto. Però insino a mo’ non v’ è altro motto, ma che mollo si teme del venir di turchi. El li comessari del principe atendeno a scoder li resti di certa imposition già imposta dal principe. Da poi disnar, fo Gran Conseio. Non fu il Serenissimo. Vicedoxe sier Alvise Malipiero. Fu posto una parte, dar licenlia a sier Vidal da Canal podestà di Buie di venir in quesla (erra per zorni 15. Fo ballota do volle. Ave Fu fa lo ^11 voxe, Ira le qual XL Zi vii vecchio. Tolto sier Bernardo Capello foXL, qu. sier Francesco el cavalier, eli’ è quello seguite il caso come ho scritto di sopra, et non passò. Ave ; 495, et di no 525. Rimase sier Marco Antonio di Prioli fo XL, qu. sier Lunardo. Ave : 714, 311. Da Brexa, fo lettere di 9^ di domino Feri-go Grimaldi. Come el signor Janes havia la febre continua ; tamen cibava et dormiva ben. A l’incontro la elà el la febre ; et li medici lemeno per la continua febre. Da Bergamo, di 8, hore 3 avanti sorno, et 181 di hore una di notte, pur di 8. Come inimici erano venuti a Vaure et Trezo, el butano el ponto per passar et venir a dar l’asalto a questa città. El capitanio zeneral ha mandato 600 fanti a custodia, sichè fanno bone guardie eie. Et per lettere di sier Zuan Antonio da cidi Taiapiera vice podestà et proveditor. Scrive, è slà anialato, el si lieva a far le provision aspectando inimici a l’assalto. El dice, a custodia di quesla lera per il gran circuito bisogna fanti 6000, Brexa 2000, Crema 1000. Non so come se potrà far tante cose. • Da Lodi, di sier Gabriel Venier orator, di ... . Come il duca ha liauto aviso esser zonti zentilomeni assà et signori, erano con l’imperator, a dì 7 in Zenoa, el a di 9 dovea zonzer lo impera do r. Di campo, da Cassan, del Nani et Dolfin proveditori generali, de 8. Avisa il mandar di do bandiere di fanti 600 in Bergamo, videlicet. . .., et il capitanio zeneral voi al (ulto manlenir quella città. Item, inimici voleno passar Adda, et andando a Bergamo voi etiam lui mirarvi dentro. Item scrive, Antonio da Leva li ha mandalo uno trom-beta con la lettera di l’aviso, de 5, del zonzer l’im-perador a Monaco. La copia scriverò qui avanti. Da Crema, di 9. Sono lettere di proveditori zenerali, di hozi, hore 4, da Cassano, scmeno che stanno in molo di levarsi, perchè haveano, inimici passavano Adda ; et che si debba mandar guastatori 100 di questo territorio, pagali per uno mexe. Si ha etiam che Paulo Luzasco era venuto a li confini di brexana per depredar. Adì 11, la malina. La lerra, uno (dì) peste a 182 Castello, loco vechio ; et .... di altro mal. Da Roma, fo lettere, di sier Gasparo Contarmi orator, di 6 et 7. Come a di..., poi dito una solenne messa in capella per il reverendissimo Santa Severina (Sansevcrino), presente il papa et cardinali, fo publicà la paxe con P imperator et re Chri-slianissimo; et per il vescovo Gurzenss domino Ilironimo Balbi veneto fu fato l’oralione, commemorando domino .... Prato orator di la Cesarea Maestà ; et falla conira turchi ; al qual allo l’oralor