363 MDXXIX, AGOSTO. 364 biave solto pena di perderle, et '•.he tulli li zenli-Iliomeni et citadini debiano venir a la citade sotto pena di rebelione. Et il prefato gubernator ha fallo dimandar quelli che regieno la tera per rechièderli alogiamenlo per Cesare con 2000 cavalli, et questo per vigor di lettere di Sua Maestà, qual gionse in Zenoa zobia a dì 12 a le 22 bore, et subito gionto inviete la fantaria a la volta di Alexandria, el numero 8000. Questa matina, per parte di Nostro Signore, è stato lieentialo li fanti che erano a la custodia di questa (era, el lutti unitamente si sono condótti al servitio di Cesare. Questa lettera fu ricevuta qui da Zuan Jacomo da la Croxe, a dì 20. 227 Da Bassan, di sier Zuan Alvise Salamon podestà et capifanio, dì 21 avosto 1529, hore 20. Manda questa lettera li scrive uno, di le cose di sopra. Magnifico signor mio. Aviso vostra magnificentia come lo amico ho mandalo a Trento è .ritornato, et dice che marti passato da matina a dì 17 se partile el Caslelallo cum circa cavalli 10 el fanti 20, et che a Bolzan, Maran, Tremen et Mez sono forsi de 6000, et a Perzene sollo Trento ne sono fanti 330, et a Lie-vego 400, la maior parie archibusieri, dicendo che a Trento non era gionto persino zobia a mezodì, a dì 20, cavalli di sorte alcuna, solamente carete do di rode nove, et haveano messo fora solto il castello da boche 30 di arlellarie#da campo. Ben se dize che a Trento doveano giongergli li cavalli. Item, si aspelava di bora in bora lo vescovo de Persenon cum cavalli 40. De la strada voleno far, lui ha inteso voler andar a Verona. Ho fato ritorno a Trento, et domenega sera a dì 22 devo ritornar, et avisarù voslra magnificentia. Per mi dubito che sarano serale le strade. Et a quella mi ricomando. In Primolan, a li 21 agosto 1529. Sottoscritta : Servitor Antonio De Menin. 228') Di reclori di Verona, di 20 avosto 1529. De-positione del reverendo domino Francesco Pressano. Nara come sabato passalo, che fu beri, li comin-ciorono a gionger a Trento qualche numero di cavalli (1) La carta 227* i bianca borgognoni, et che la (ama è debbano esser cavalli 1500; nientedimeno per buona via ho inteso non saranno più di cavalli mille, capo di quali si dice esser monsignor di Rosi, et questo numero di cavalli esser condotti da diversi gentilhòmeni borgognoni et alemani, quali .vengano a spese loro a la visitation di Cesare, in ordine da guera. Et esser allogiate tre bandiere de fanlarie tra Val Sugana, Perzene et Lievego, et sono quasi (ulti lanzinech ; pono' sser 1500, et ogni hora ne giongeno, et li vanno dispensando per li loci convicini, et che in (utlo potranno esser da 6 in 7000. Che li custodi de li passi non lassano discender a le basse persona alcuna se da loro non sono conosciuti. Et esser gubernator di tulle quesle gente a piedi el a cavallo Salamancha yspano, il qual se ritrova da Yspruch in qua solicitando le gente ; qual gente fra giorni 10 saranno a questi confini. Esser stà imposto se-crelissimamente al conte Alexandro d’Arco gover-nalor in la Val de Lagri, che confina con la Crovara et Chiusa, che debba con ogni prestezza far macinar minali 1000 et più di fermenti, et subito macinalo debba notificarlo a Trento; et che continuamente macinavano,.che è segno manifesto che sono per venir per questi passi. Che in Trento sono stà portati ducali 4 in 5000 mandati per il papa per far archibusieri, et che hanno difflcultà a far fanlarie italiane. Ilavea inteso per via fide digna che quesle genie sono per andar a drelura sul mantuano, et sarano dui allogiamenli over tre al più ne li passi de la serenissima Signoria, el si fermaranno ad aspelationc di Cesare. A dì 22, domenega. La terra, beri, di pesle 229') uno, loco novo, et 9 di allro mal. Se intese questa note esser stà ritenuta quella Cecilia Bragadin in caxa sua, scalada a meza notte. Item, beri sera sier Fanlin Pixani di sier Velor, qual a caxo se imbatè nel capitanio di Cai che havia tolto una cartella a uno suo fratello et vene fuor di caxa per fargela dar, el capilanio disse: « chi se vu? » Li disse lo nome et fu preso. Etiam fo scala una caxa di una scalelera a Sanla Maria Zubenigo per haver li Molini in le man, ma non si poteno haver perchè i non era lì a dormir, per esser sabato, el manco in caxa di ditta Cecilia. El cussi il Collegio deputato si redusse a exa-minar dilla Cecilia, videlicet sier Pandolfo More-xini consier, sier Polo Nani cao di X, sier Piero (1) La carta 228* è bianca.