499 MDXXIX, SETTEMBRE. 500 Da poi disnar, fo Pregadi, el vene lelere de le posle a bora di vesporo. J)i sinr Polo Nani proveditor amerai, da Vabatia de Cusanzago (Mnguzzano), di 8. Come è li col capilanio zeneral. Havia hauto danari, pagava le zente. El slava a veder quello fa inimici. Da Pizigaton, di sicr Gabriel Venier ora-tor, di 7. Come il duca de Milan et lui, partili da Lodi, è venuti li et andarano a Cremona. L’impe-rador a dì 5 doveva venir a disnar in Piasenza ; Andrea Doria è con lui, etc. Da Crema, di sier Filippo Trun podestà di Pergamo, et viccpodestà et capitanio, di 7. In conformità, l’aviso l’imp'eralor inira va in Piasenza a dì ... . Da Verona, di rectori, et sier Zuan Dolfm proveditor zeneral, di 8, hore .... Come inimici, zoè li lanzinech, sono entrati in Peschiera, el lì stanno a regovrarsi di viclualie, perchè si ha nova è stà Ire zorni senza pan : non fanno danni, voleno Vituarie. Farano lì la mostra, et li darano danari, poi passerano in mantoana ; si dice anderano a trovar Antonio da Leva sul milanese, per andar uniti poi a trovar l’imperador a Piasenza. Il proveditor di Peschiera,'sier Zuan da Molili, partile per il Lago, vene a Torre, dove el se ritrova. Manda avisi hauti da sier Jacomo Boldù capilanio del Lago, qual par questi voglino brusar Lacise. Seriveno haver imbarcalo su burchii 300 fanti ; et per l’Adese, poi Po, li mandano a Ravena, jusla l’ordine hauto. Vene una barca armada con lettere di Monopoli di sier Zorzi Diedo capitanio, di 4. La copia scriverò qui avanti. Pel capitanio zeneral da mar sier Hiro-nimo da chà da Pexaro, de la Torre di la Pena. Come ha hauto le lettere nostre di levarsi di P impresa : si leverà, et fa redur tulli a galìa. Pi sier Zuan Contarmi proveditor di Varmada, sier Hironimo Bernardo e Daniel di Lodovici secretano, date in galìa, a dì 2 sep-tmbrio, apresso Brandizo. Seriveno il mal grandissimo del capilanio generai, dopia terzana, etc. unde, chiamono in Conseio li soracomiti 22 et li do sccrelari et li do armiragi, et messo parte elezer do consieri apresso di lui ; rimaseno loro do, li quali poi tulli 3, visto la lettera di la Signoria, mes-seno di levarsi de l’impresa di Brandizo, et andar coni’armada a Corfù. Fu preso; lasando il capitanio del Golfo, le due fuste, et il capitanio di le barche armade Diedo a cuslodia di le terre di Puia. Seriveno esser stà morto da quelli del castello di terra il Ferrarese contestabile. Et altre parlicula-rilà, ut in litteris. Da poi lotto lo lettere, il Serenissimo si levò, et fece la relatione di quanto baveano esposto questa mattina li oratori del re Chrislianissimo per la venula di monsignor di Ixergna orator novo, come ho scritto di sopra, aziò il Conseio intenda quello ha portalo : el che li disse si consulterà, et se li faria poi col Senato risposta. Summarìo di lettere di sier Hironimo da chà 32 da Pexaro capitanio zeneral damar, date a la Torre di Cavalli, a dì 31 avoslo 1529, recepii te a dì . . . septembrio. Come a dì 26 fo 1’ ultime sue. La notte subse-guenle, hessendo la varda de Polo Antonio da Ferrara capilanio di le zente francese et homo di valor, per dar animo a li altri, principiò a buttar di le frasche per far li repari appresso il fosso, et li altri, vedendolo lui non si vardar de li pericoli, fezeno il medesimo. La mala sorte permise che, poco appresso, de uno arcobuso fu morto, et la notte subse-guenle è stà etiam morti dui de li nostri galioli. El prozeder de questa impresa del Scoio, per una lettera qui anexa del signor Camillo, se intenderà il tulio. Sua signoria, per obviar il pericolo di questi lavorano, ha fatto far uno cavalletto con una Ira-vada di sopra, sotto la qual i anderano lavorando esse trinzee, senza pericolo di l’artellaria del castello. Invero detto signor Camillo zorno et nolle mai manca de sollecitudine et suficientia, et chi vedesse al ditto Scoio quante fassine et quante trinzee in sì poco tempo sono stà fatte, si meraviglieranno. Quanto al castello di la terra, la pioza che è stata ha fatto calar le trinzee, talmente che bisogna ingrossarli, et la nolle passada per simel causa ne hanno morto 4 homeni. Quelli del castello hanno contraminalo, talmente che dubitemo che con queste trinzee non poterli far cosa alcuna ; ma necessario sarà expedir el castel del Scoio, et con arlel-larie a slrenzer questo altro. Copia di la lettera del signor Camillo Orsini, scritta al durissimo zeneral. Praecìarissime et exceìlentissime domine. Non per dar cosa alcuna di novo a vostra signoria, perchè la non zè, aziò quella intenda ogni nostro progresso, mi ha parso, rechiedendo così il mio debito, farli questa con avisarii che, per esser