359 UDXXXI AGOSTO. 360 che, si dice, a la fin del mese l’imperalor sarà in Piasenza, el il papa vien a Bologna, et non si torà l’impresa fino che si babbino abocalo insieme. Da Vicenza, di sier Marco Antonio Bar-barigo capitanio, di 20. Manda questo aviso datoli. Come il giorno di san Lorenzo incominzorono gionger gente da piedi et da cavallo a Yspruch, et che il giorno di sabato passato, fo a dì 14, gionsero a Bolzano cerca fanti 800, et che di giorno in giorno ne giongevano qualche uno de qualche loco, et che la fama è per tutti quelli loci che al fine di questo rnexe poteranno esser ad ordine per descender in Italia, ma non ha inteso qual slrada babbi a far. Et per relation di uno altro dice che il capitanio Ca-stelalto, qual se ritrovava in Trento, havia aulo lettere et ordine di dover andar a la volta di Honga-ria, et si crede che infino a bora sia partito. Et che parimente se diceva beri in Trento, fo a di 18, che tutta la gente descripta .et che venivano a Trento ritornavano indietro per le cose lurchesche che li premeno. Vene l’oralor di Milan. 224* Da Fiorenza, di sier Cario Capello orator, di 16. Come era zonlo t/i Ferara de lì monsignor di Terbe orator del re Cbrislianissimo, qual inteso, la eletion fata di 4 oratori a Pimperador, de quelli Signori fiorentini, si havia molto dolesto, et havia parlato con lui oralor nostro, dicendo volesse persuader essi Fiorentini non li mandasse ancora. Et li rispose haverlo fato insieme con l’orator del re exislenle de lì, videlicet monsignor....... et che li haveano risposto non li manderia. Per il che lui Terbe andò da quelli Signori a persuaderli indù-siaseno, i quali li risposeno bone parole. Tamen questa sera li ditti oratori parteno. Scrive coloquii habuti con ditto Terbe zerca la paxe di Cambrai, qual ha ditto mai il re Cbrislianissimo abandonerà li soi colegati. Di l’imperador, sono avisi di Zenoa de 14 di Alvise Alemani : come l’imperador . . llem, di Roma, di 13, come il papa havia publicà Cardinal il gran canzelier di l’imperador. Et le zenle, erano a l’Aquila, è venule verso Loreto. Dapoi disnar fo Conscio di X con la Zonla et preseno vender in Rialto al publico incanto, per li patroni a l’Arsenal, 5 officii de populari dì luora, zoè canzelier a la Zefalonia, canzelier a Famagosta, canzelier a Napoli di Romania, canzelier a Coneian, canzelier a Campo San Piero; itern l’officio di . . .... ai V di la paxe, era di uno Lampugnano, è morto. Et il tralo sia per salnitri ; et questo per 5 rezimenti solamente. Item, preseno una grafia di Midan manloan, fo bandito con Zuan di Mantoa per far portar scudi di mancho peso in questa terra, et bandito di (ere et lochi. Hora dona ducati 700 et voi dar piezaria di ducati 3000 di non se ingerir più in l’exercizio el feva, per il qual fo bandito, et sia asollo solimi per anni 25 et non più. Da Bassan, fo letere di sier Zuan Alvise Salainon podestà et capitanio, di 20, hore 3 di note. Questa maliua scrissi quanto havea. In questa hora son avisato, et si conferma, che a Perzene era arivali lanzi 500 et allri 500 a Lievego, et che al Borgo se ne aspetavano altratanti. Li cavalli co-menzavano a gionger. A Trento li fanti, sicome agiongevano, li allozavano per quelle ville. Summario di una letera di Crema, di Domem- 225 go Baldegara canzelier del podestà, di 19 avosto 1529, hore 3 di note. Da novo si ha solmn che beri matina inimici si levorno da Vaure et andono alozar a Melzo, et questa matina si dice sono levati et andati a Marignano. Si fanno vari iudicii : alcuni dicono che Antonio da Leva voi andar a trovar l’imperador et lassar lo exercilo in loco sicuro, et allri Ridicano che ’I voi lupr l’impresa di Santo Anzolo prima et poi di Pavia, el altri quella di Alexandria di la Paia. Si fortifica il castello di Cassai), per lassarge per il capitanio zeneral nostro dentro una guardia, et si pensano di levarsi col campo da Cassai) et mandar el ponte qui a Crema, et levate parte di le zenle che sono in Bergamo a unirse con lo exercilo et andar driedo li inimici per desturbarli. Si le cose turche-sche che impedirano il calar di lodeschi in Italia siegue, si tien ogni cosa succederà bene. Summario di letere del conte di Caiazo capitanio di le fantarie, dal campo, di Cassan, di 17 avosto, al prothonotario Lippomano. Voria la Signoria lolesse il capitanio Filippo Parisolo con fanti 300, et Malacarne da Siena con 200, et allri 500 fanti lasasse farli a lui sotto quelli capi che saranno ben al proposito.