165 MDXX1X, LUGLIO. 166 ser di qualità, che con questi fanti nostri, che pono esser da 4000 in zerca qui al campo, de la sorte et contenteza qual sono, quali ancora sono in disordine, non so che profito contra essi inimici d’ alcun canto potressemo fare. Quanto poi gli sia di favore la venuta di Cesare, qual di zorno in zorno si va aprossimando in Italia, per li advisi che da molte parie si ha, Vostra Sublimità lo sà, et acciò quella in tempo possi ha ver confedera-tione et prevedere a le cose sue, quello medemo che ho exposlo a li prefali, per mio debito lo significo a la Celsitudine Voslra, aricordando reverentemente a quella che, volendo far provisioni di fantarie li habbiano stare a la guerra al suo servi-tio, saria hora fuori di proposito accelar di quelli che credo habbiano offerto a Voslra Sublimità, menando però bone compagnie, et siano homeni di credito et seguilo. Et questo dico perchè conosco questi capi vechi sono in campo non harano in modo condur fanti forestieri ; tutta fiala repor-lomi al voler di Vostra Serenità, in gralia di la qual infinite volte mi racomando. Da Cassano, etc. Sottoscritta : Di vostra sublimità fidelissimo servitor Janos Maria Fre-goso. Magnifico et elarissimo patron mio. De novo c’ è altro, se non la venuta de l’imperatore, che si dice di certo che è a di 4 del mexe che vien, over a dì 15 a la più longa, et che a Bar-zelona è arrivalo 10 milia spagnoli. Et de lo aponta-inento fato con il pontefice el par che ’1 se dica anche che’l Carazo(fo) hacommission di far ogni partito a la illustrissima Signoria et a li Fiorentini. Del duca di Ferrara si dize haver impromesso di dar Ferrara cor luto el suo stato al papa. La excellentia del duca nostro stà in gran pensier, el dubita di qualche roverso. Sua excellentia vede qui Antonio da Leva manco di do miglia apresso a noi, con 7 100 in 8 milia fanti, et quelli sono smontali a Savona si unisse con il conte Belzoioso, che anche lori sarà una bona banda. El castellai! di Mus si mete in or- dine ; il marchese di Mantoa si mele a ordine ; il principe di Grange spinto dal papa viene inanzi. Ritrovandose qui uno Bergamo, di la importantia che è, malissimo reparala, se a un lempo queslor di qua si metesseno insieme, il principe di Orango spinzese inanzi in el stalo di Urbino, noi saresimo sforzati passar Adda. Qui non si ritrova altro che 4000 fanti mal contenti, le zenle d’arme mal contente, cavalli lizieri mal contenti ; se’1 venisse una furia adosso come la puoi venire, sua excellentia si vede in uno gran travaglio. Si voi meter poca zenle in Bergamo, porta pericolo ; si volesse metterne assai, paliria li altri lochi, et non ge ne sono. Sua excellentia anche dubita, venendo lo imperatore, come è certo, non cala anche di sora zenle a la volta di Verona o di Vicenza: Pensale come sua excellentia pò rimediar a lutti li lochi, quando questo fusse. Benché la illustrissima. Signoria habbia presa la parte di 5000 fanti, ino dove si hanno a far? Da le bande di lì non bisogna sperar di cavar un homo, perchè lutti harà da far a casa sua. Sichè, magnifico patron mio, vedo in fede mia che la excellentia del duca scorendo tutte queste cose, come che cognosse il luto, el stà de una malissima voglia, perchè dubita di qualche roverso o gran disordine. Non è però che sua excellentia non habbia fato intenher personalmente in Collegio et con lettere, ma poco è valuto. Beri lo illustrissimo signor Janus scrisse a la illustrissima Signoria, et anch.e io scrissi come bon servitor, aziò la illustrissima Signoria sappia tulli questi disordini, et loro come savi et prudenti saperano mollo ben proveder. Non altro. A la bona gratta di quella mi ricomando. Summario dì lettere di Bergamo, di sier Zuan Antonio da chà Taiapiera vicepodestà et proveditor, di 21 luio 1529, Bozi è giolito uno nostro messo, qual tenimo in terra de Grisoni, et dice, il castellano di Mus aspelar suo cugnado il marchese di Nemps di bora in bora, et che Grisoni ne la dieta sono risolti di far tregua con lo dillo castellano per mexi tre, con questo che el ditto castellano non fabrichi la torre in lo loco di 1’ Archeto. Item, il castellano di Mus ha comandato a li consoli di le sue terre, che ad uno suono di tamburino siano in ordine ; a che effetto non si sa. Inimici in questa notte veneno ad una villa nominata Cagnolo in isola, et ha conduto via certi pochi animali et villani fatti pregioni. In questa malina per Copia di una lettera del campo da Cassano, di 21 Imo, scritta per domino Antonio da Castello a sier Zuan Ferro vicepodestà de Brexa.