275 MDXXlX, AGOSTO. 276 tarli, et si ha fallo homo del papa et falò fanti per il papa. Da Bassan, di sier Zuan Alvise Salamon podestà et capitanio, di 7. La copia di 1’ aviso sarà qui avanti. Di Urbin, di 6, di la duchessa Leonora scrive a domino Zuan Jacomo Leonardo suo orator. Come a li 1400 fanti è slà compilo di dar la paga integra. El perchè ogni hora c’ è aviso che questi nemici se apropinquano, et già li imperiali che erano a l’Aquila sono venuti a Norcia et hanno seco 2000 guastatori, et perchè non sia colti al-Pimproviso, li par necessario a far li 3000 fatili et darli la paga integra, perchè non la voriano tuor altrimenti, perchè Fiorentini el il signor Malalesla Ba-ion in Romagna, et per molti altri, si fa fanti, el li danno 1 scudi per uno. Pertanto non vi hessendo 172 danari li abaslanza di la Signoria, li commette insti con il Serenissimo li sia mandato danari per li 3000 fanti. Item, salnitrio, polvere el altre monilione, si-come vi fo scritto, el inviar il tulio eoa ogni presleza a la volta di Pesaro acciò se ne possi valere a tempo. Da Bassan, come ho scritto, di 7, manda questa relatione. Relation de uno che partì zuoba passato a dì 5 d,a sera da Trento, qual referisse re vera non esser gionto gente alcuna ancora de li, nè a piedi, né a cavallo sino quell’ hora, ma ben di cerio ne aspeclavano da cavalli 2500 et fanti 10 in 12 milia. Et esser stato fino a Roverè di Trento, el da uno suo amico qual li ha Teferilo in effello etiam de lì è slà provislo. di allogiamenli per lai exercilo, et che cerio hanno a passar de li et non per altrove, et arivar a Verona. Item, che in Trento lì su la piaza pubicamente haveano posto la ar-tellaria de boche 27, de le qual ne era do grosis-sime et il reslo falconeli da campo. Ulterius che dentro ne le monition erano alcuni maislri che ne preparavano altre Ire arlellariegrosissime, el erano per liraple fuora di subito cum le altre. Et che in Trento-si aspeclaya li cavalli, che dove,ino comensar arivar da: hozi a domane. Et che in effello l’ordine è che, fa.Ho San Lorenzo» se dia far la mostra de luWe fanlarie a Bolzan. Subiungendo che in Trento novamente è sta fatto una crida che tutti di Val Sugana et altri lochi possino condur vini in Trento et venderlo fino a 8 ducali el caro, non obslante l’ordine di non poterge condur. Insuper che ha vislo lavorar el far ballote assai de ognji sorla, et che ancor tuttavia lavorano a torno quelli ponti et barche, et preparano le ruode di quelle tre arlella-rie grosse che voleno trar fuora da novo, De Cypro fo lettere, venute per la nave Ma-lipiero, di rectori. Ut m eis. Dapoi disnar. Fo Gran Conseio. Non fu il Serenissimo. Vicedoxe sier Alvise Malipiero. Fo fato 11 voxe, el tulle passono ; tra le qual 6 di Pregadi, vechii. Di campo da Cassan, di proveditori generali fo lettere, del Nani et Dolfin, di C, hore 18. Come il capitanio zeneral con li cavalli Iizieri et arcliibusieri erano siati fin sopra li repari a getto di arlellaria de li inimici, et che niun vene fuora, solum alcuni a scaramuzar, et nulla seguite. Scri-veno esser zonti in ditto campo il conte Lodovico Belzoioso con fanti zerca 1500 mal in ordine, et hanno fallo la monslra et sono fanti 8000 et voleno, per quanto hanno volutila, mutar alozamento. Et come hanno nova a Milan è slà fato gran feste ; non si sa la causa, o per zonzer di Pimperador o per la pace falla. Di Bergamo, di sier Zuan Antonio da chà Taiapiera vice podestà et proveditor et sier Justo Guoro capitatici di 6. Manda uno aviso di le cose di sopra. 11 sumano sarà qui avanti posto. Di Brexa, di rectori, di 7. Con avisi hauti di le cose di sopra, ut in eis. Et come il signor Janes governalor nostro era miorato alquanto. Dapoi sul tardi, a bore 23, vene una posta con lettere del campo da Cassan, di proveditori generali Nani et Dolfin, di 7, hore 23, qual lettere fu mollo preste. Scriveno, inimici esser levali de Inzago et andati mia 3 più in là a Vavre verso il bergamasca, et fallo venir li ponti lì per passar Adda. Unde il capitanio zeneral, per dubilo di Bergamo, subilo mandò 700 fanti in Bergamo, olirà quelli sono a quella custodia soRo quelli capi nominali in lettere etc. Item scriveno, haver inquisito la causa del trar li’ artellarie et far fesla in Milan e in campo inimico, beri ; fo, perchè Antonio da Leva par che li sia venuta in campo una lettera di Zenoa, di 5, scrita per Tomaso de Marin zenoese a suo ......Zuan di Marin, è apresso Lutrech {San Polo), per la qual li avisa del zonzer di Martin Centurion lì a Zenoa quel giorno con li forieri di Cesare. Riporla, Soa Maestà esser zonla a Monaco con, galle 29, et lì drielo poco erano 80 nave, su le qual erano spagnoli 8000, et li voleano far disbarchar a Saona, et che li forieri erano venuti avanti a far preparar iti Zenoa li alozaraenli. Monaco è mia 60 di Zenoa. Item scrive esser zonle lettere di Frauza del reverendissimo legato rardinal Salviati, di 30, al Cardinal Antheo, li avisa la paxe esser fatta fra l’im-