23 iiDXXxr, luglio. 24 esser sii determinalo vadi sine revoeatione de missier Mayo con questa. Lo sapia vostra signoria reverendissima. Tenuta sino a li 8. El ci è aviso come l’armala di Malaca sta presso che in ordine, et se le cose de Italia non disturbano la passala, ini par non la di' sturberà già la venula di questo corriero di Fiandra, che non mi par se gli lazi mollo fondamento. Et intendo è sopra la medema pratica di pace fra quelli dui re soli el questo principe, che ’1 maiordo-mo di madama Margarita tratava in Saragoza : bora messi ne la conclusione di questa tal cosa removeria il viaggio, nè questo è con molla speranza di effelo, secondo mi^ ditto, et questa sera sta dubbiosa l’andata di monsignor di Prati novo ambasalor al papa. Han ordinato che si fazino 2000 ianli et che subito vadino a Genoa ; sperano possino esser in Genoa per tulio questo mese. Del ditto, di 10 Zugno. La galera capitana di Andrea Doria stà ancor qui; questa sera si crede partirà. Monsignor di Prati non mi par vadi altrimenti. Se intende in la capitu-lation fra nostro signore et la Maestà Cesarea se acordarano. Va lo tamburo per Barzelona per li 2000 fanti, voglion mandar verso Genoa. Dicono imbarcarano per lutto questo mexe li 2000 fanti, non credo già imbarchino prima Sua Maestà ; non credo prima che di agosto, et questo se di là non se innova altro. Dal zentilhomo, eh’ io per l’altra scrissi a quella, intenderà tutte le nove. Copia di una lettera da Trento, di 23 Zugno 1529, mandata a Mantoa. La nostra serenissima regina a li 13 del presente partorì un figlio maschio. El serenissimo re fa provision possibile, per obstare a li conati del turco. Altre volte scrissi a vostra signoria de la discordia che era tra li helveli, calolici et hereticL Li calolici fecero lega con il serenissimo re nostro et con il duca di Lorena et alcuni altri principi calolici ad mutuam defensionem contra Jiereticos. Hora li helveti sono venuti a le arme, et se hanno incominciato ad insanguinare. Li cattolici domandano aiuto a li confederali, et anche chiedono gli altri, per vigor de la constitution fatta in Spira, che se alcun herelico innuova cosa alcuna, lutti siili obbligali ad opprimerli ; et cosi si dubita de la guerra grande intra viscera Germaniae, maxime de Svetia, et a la Maestà Cesarea per Italia, et al serenissimo re contra turchi. Accade ancora che li primi heretici, li quali fecero li loro protesti contra le j determinalion falle per li principi in Spira, sono congregali in Norimberga, dove fanno li suoi con-venticoli. Senza dubio 'aliquid molietur. La serenissima madama Margherita, al principio di questo mese, dovea andar a Cambrai a trovarsi con la serenissima madre del re Chrislianissimo; ma, per uno accidente di podagra sopravenuto ad essa serenissima madre, s’è differito l’andata di madama Margarita fin a li 14 del presente, el hozi si devono ritrovare in Cambrai insieme. Die 10 Marzo 1529, in Tholedo. 11 Come Ilernando Cortese, venuto gran capilanio da le Indie el Temisthan, era stà recepulo da l’im-peralor eum grandissima demonstration de honor più che alcun altro signor, etiam grande di Spagna. Al qual imperator l’havia menato a donar cinque re di corona, presi nel paese et terre de là de Te-mistitan, che sono sopra il mar del Sur. Havea etiam portate assai cantera di perle et oro, et ha- • vendo penetrato tanto verso ponente, che l’era gionto ad un paese dove tutti li homeni et femine non sono grande più d’ un brazo, ne havea menalo a donar a l’imperator 4 homeni et una femina non più alto d’un brazo, eum la testa grossissima, tutti vestiti di penne de papagalli. Ditto Ilernando Cortese havea tolto per moier la sorella del conte di Aguillar, et si partiva per tornar in Temistitan, aviandose a la volta di Sibilia per imbarcarse. Menava con sé una infinità di persone, che sapevano lavorar terre et piantar vigne et cultivar quel paese. Et dice voler fabricar una città, di dove si potrà navigar a le isole di le Moluche, dove nascono li garofoli et canelle, come qui fano li roveri et sale-gheri. Da Cividal di Friul, di sier Gregorio Fi- 121) zumano proveditor, di primo Luìo. Un cittadino di questa lerra di Cividal, venu.to da questi confini di Alemagna, hozi . . . ., persona assai accorta et che se li può creder, porta haver inteso, sicome in Clanfurt, lerra del Carantan, il giorno di san Zuane, 24 del passato, se incominciò una dieta ne la qual inlerveneno tutti li signori del Carantan, et si compì sabato proximo passato a li 26, ove tratlossi di ccr- (1) La carta li* è bianca.