77 MDXX1X, LUGLIO. 78- Che in terra a Barzelona erano 13 galle, le qual si andava compiendo con gran pressa. Che F imperator se diceva haver mandato capi-tanei per il paese per far tanti da metterli su l’ar-mada et passar in Italia. Che la passala di Soa Maestà si diceva saria om-nino questo avosto, et havia diffondo tanto, perchè l’arenilo prima si facesse. Che’l partì di Barzelona con una nave, et vene a Livorno, dove capitò è zorni 8, et de lì vene in questa (erra et zonse domenega passala a dii 1 luio presente. Che essendo a Livorno, intese da una fregata, come il Doria con le sue galle andava a corto scoio, non sa il nome, per liberar quel loco di l’assedio li feva Barbarossa corsaro turco con le sue fusto. 45« Che lì a Livorno havia visto a venir 5 galìe, che veniano da Napoli armade, et andavano a Zenoa per [tassar poi in Spagna da l'irnperador. 46 Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonta. Et lexeno le ditte lettere del campo del Turco, et comanda grandissima credenza, iamen, sier Tomà Contarmi fo orator al Signor turco ha lellcre, di primo, da Nisa dove è il campo, di Chrislofolo Justi-nian dragoman, qual io ho viste, et li scrive esser zornate ... di Sofia, et che Imbrain ha mandato avanti Schenrier Celebi a far il ponle sul fiume, zornate 12 de lì, et che sono da numero 300 milia persone. Fu preso scrìver al podestà el capitanio di Cao-. distrìa, fazi intender a ditti spagnoli, che non vo-lomo al presente tuor altri fanti a nostri stipendi et manco li volemo dar salvoconduto passino in Puia. Fu preso una grafia di Nicolo Cavaza, è a la Can-zellaria, qual vuol una expectallva, poi la morte di Filippo suo padre, è nodaro al zudegà di procura-lori, per uno dì soi fìoli, el dona de praesenti ducali 300. Fu posto uno pal lido, voi sier Zuan Bembo di sier Alvise, fo soracomito, et si rompete et perse lutto, et il suo credito che li sia dato ad apalto per anni quattro di affìttason, che saria anni 20 l’apalto ...... qual è fìltado per ducali.....> et lui vuol scuoder per questi anni fino el compia l’apallador l’ha, et poi lui entri, ut in suplicn-tione. Et voi prestar a la Signoria, zoè dar de praesenti ducati 2500, da scontarli in filto di apalti eie. zoè........... fior andò la parie: 3 non sincere, 8 di la parte, el 19 di no. Fu preso di no. Da Fiorenza fo lettere di sier Carlo Ca- pello orator, di 11. Con avisi hauti di Zenoa, che par habbino di 4, che Andrea Doria con l’armata era andato verso la Barbaria per aiutar uno loco, qual era obsosso da Barbarossa turco corsaro. Et che la sua venuta di Cesare in Italia si andava sfer-daudo. Item, scrive di certa lettera intercepla, che venia di Roma, che pareva la nostra armada di 40 galìe fusse zà andata verso Provenza. Fu terminato expedir questa sera la galìa, sora-cornilo sier Almorò Barbaro, qual vaili a dretura in Caodistria per custodia di quella città et de l’Istria, per causa di questi 1500 spagnoli, aziò non fuzino danni. Ancora fu preso armar subito la fusta, di la ■ qual sia patron Bobiza da Muia, stalo altre volle, qual etiam vaili in Islria immediate, el cussi fu armala el mandata in Caodistria. A dì 16, la malina. La terra di peste niuno, et 4C* di altro mal fo numero . . . Di campo da Cassan, delproveditor zeneral Nani, di 13, Jtore . . . Come inimici sono al solito alozali, el tulio quel zorno è siati in scaramuze, ut in litteris. Di Bergamo di rectori, di 13. Come hozi a mezzo zorno, inimici sono corsi su questo territorio propinqui a questa città mia 4, et fatto preda de animali. De qui fo dato a 1’ arme, et trovassemo tutta questa terra benissimo disposta el tulli correvano a le mure, cose che ci è stale do grandissimo conlento. Habbiamo el campo inimico esser a inzago, ma che avanti mezo zorno il ponte sarà tutto messo, por causa del qual saremo ogni zorno ve-xali de incursion, al che si reparemo al meglio che potemo, stando occulati a conservatoli di questa lerra. Da Fiorenza, di sier Carlo Capello orator, di 14. Come quelli Signori hanno lettere di Franza da San Quintino, di domino Baldissera Carduzio loro oratore, di 8: come quelle do madame in Cambrai erano stale insieme a di G a parlar fino a mezzanotte ; et altre parlicularità, come dirò il tutto di sotto. Summario di una lettera del campo da Cas• 47 san, de dì 13 luio 1529, scritta per il conte di Caiazo al suo secretarlo. Li nomici sono ancora ad Enzago, el hanno buttato il ponle a Trezzo, come scrissi, per il che et per assicurare le cose di Bergamo, beri si mandò il signor Hannibal Fregoso el il Toso Furiano a quella