367 UDXX1X, ACOSTO. 368 Di campo vene a Conscio lettere di proveditori generali, di 20. Come inimici parlili da Marinano erano a Landriano el tendevano verso Sanlo Anzolo per tuor l’impresa di quel loco, overo andar a la impresa di Pavia. Et che’l capitalo zeneral liavia scrillo al duca di Milan mandasse li fanti, è a Rivolta, in Pavia, perchè, acadendo, a Rivolta lui li provederia di presidio. Di Verona et Vicenza, fo lettere. Con avisi di le parie di sopra, ut in litteris. F.t di fanti, co-menzavano a zonzer a Trento eie. Da Schyo, di sier Francesco Fasqualigo •' proveditor generai, di 21. Come andava vedando li passi, et maxime quello.... F,l avisi hauti di sopra ut in litteris, et haver mandato esploratori a Trento el fino a Yspruch, et del .riporto aviserà. Da l'erara, di sier Marco Antonio Vcnier el dotor, orator, dì... Il duca steva meglio. # Da IJdcne, di sier Marco Antonio Contarmi loeotenente, di 19. Come a ore una di notte era ritornalo lì per esser stato a far la rasegna al strenuo Navara, de li qual ha eletto 300 in zerca, nè ha voluto luor di quelli sotto Monfalcon, perchè in tempo di bisogno intrano in dillo loco et fanno le guardie. Scrive, lì in Pairia è privi di ogni sorte di presidio; et partendosi hora il Gatino,. Cividal reslarà con la mità di la guardia perchè el mena con sè quelli 30 homeni di la sua compagnia che sono a quella custodia. Ilor ditti arehibusieri si mandarà a la volta di Vicenza, et per non lassar Cividal con sì pochi, ho comandalo a domino Marco Gradenigo che della sua ordinanza de arehibusieri ne elezi 30 aziò facino le fazion fin si provedi di novo capo in quella città, et li farò dar ducati uno per uno. Ho fatto intender a li altri capi di le ordinanze debbano star parati. Domino Marco Gradenigo non è per partirsi per restar a Cividal ; in Monfalcon il Navara si partiva lassando de li il suo locolenente, el cussi domino Andrea Gradenigo, domino Bali-stin Corso. Dice, oltra la compagnia di l’ordinanza ha venda ctiam qualche numero di fanti, li farà presto, ma questi di le ordinanze è discalzi et in ca-misa, il forzo senza bareta et senza spada, nè po-triano .comparer fra homeni. Del ditto, di 20. Come ha ricevuto lettere di la Signoria si dagi di danari di quella camera ducati 400 a li arehibusieri del Gaiino et li invii verso Vicenza. Damatina andarà a Porzia dove farà la risegna, mia 25 de lì, et li pagerano; et ha tolto li danari a impr.estedo. Da novodi le parte di sopra non è altro, salvo che tulle le gente falle nel paese sono andate in gran pressa verso Vienna. Hanno pagato li arehibusieri ducati 5 l’uno, et li allri ducali 4 al mese, de li danari de li proprii comuni, et si afferma le cose slrenzer mollo. Non poi star molto che non ritorni alcuni de li esploratori mandali. Da Vicenga, di sier Marco Antonio Do-nado podestà et sier Marco Antonio Barba-rigo capitanio, de 22, hore . . . Con uno aviso hauto di le parie di sopra, qual sarà notado qui avanti. In questo Conseio fu posto, per li Consieri, una parte, dar licentia a sier Hironimo Michiel podestà di Caslelbaldo di poler venir in questa terra, lassando in loco sier......Querini....... per zorni .............. Di rettori di Verona, di 21 avosto 1529. Mandano questa deposilione : Reporto fato per Guiehno Zenaro et Hironimo Cengia, per un suo messo mandato a Trento et tornato hozi a hora de disnar. Primo, haver per bonissima strada, et fra le altre da un camerler del vescovo di Prexenon, come domenica passala, fo a li 15, gionseno a Presenon da cavalli 1200 borgognoni tutti armali a arme bianche sotto il governo de monsignor De...... et quel zorno et el sequente dovea zonzer el duca de Brensvich con circa 100 cavalli, qual vien a soe spese, et il vescovo de Presenon qual vien con la soa corte, come se dice, a visitar lo imperalor. I qual cavalli dovean partir il luni de Presenon et venir a la Chiusa, el segondo giorno al Colmo, et mercore, che è hozi, a Bolzan, et da Bolzan a Trento se stima staranno altri tre giorni, che seria sabato proximo che vien. Et che domenica passata s'e feze la mostra de le fantarie, parte a Maran, parte a Bolzan el parte a Mezo, loco de sopra de Trento da 12 milia; et queste de mezo le visle, et poteano esser da 600 fanti al forzo italiani. El per quanto se dice saranno da 10 milia, che ancor non haveano tocato danari, ma li teneano con speranza de darli fra dui o tre giorni. Et se dice che’l papa li ha mandato bona quantità de danari per pagar dille fantarie, governator di le qual fantarie si è Nicolò de Noiteslolf. Item, dice haver visto occulatamenle su la piaza di Trento pezi 36 artella-rie, videlicet falconeli 24, sacri da 8 et dui canoni