381 MDXX1X, AGOSTO. 38-2 Jacomo Soranzo procurator et sier Agustin da Mula, la sua parte di retenìr li debitori. La copia sarà qui avanti posta, et ballolada do volte ave: ... . Di Schyo, di sier Francesco Basqualigo, prò vedi tor renerai, vene lettere, di 22, hore 5 di note. Come era stato al pian di la Fugaza, cli’é uno passo è rotto et Iraversado le strale, ma non è slà ancora rompido. Lavorono fin lardi, dainalina in 4 hore si compirà. Li bisogna guarda. Era con lui sier Polo Contarini, Schandai bego et Marco Turco. Et per uno, vien di Trento, li esser pochi cavalli, a Perzene 2500 fanti, a Trento artellarie su la piaza et barche da ponti. Si dice calerano fallii 10 milia. 241 Die 23 augusti 1529. In Bogatis. Ser Aloysius Mocenico cques, Ser Laurentius Lauredanoprocurator, Ser Franciscus Donato cques, Ser Leonardus Emo, Sapientes Consilii. Ser Jacohus DelpJiino, Ser Hironimus Grimani, Sapientes Terrae firmae. Ser Franciscus Contarcno, Capserius Collegii. Non si dovendo mancar di far prompto cadauno a metter al lolho, che si fa per conto di la Signoria nostra, restando molli a metter, come è slà fatto intender, sì perchè voriano haver maior aclione per 11 bollettini seranno estradi bianchi, et etiam ne lì oflicii nostri de li Governadori, X oflicii et Raxon nuove fin questo giorno come che dubitano che non sia posta una taxa al dillo lolho, nel qual caso quelli che havesseno posto bollelini conveneriano etiam pagar la taxa ; però L’aoderà parie che, dove ne la deliberalion fata in queslo Conseio a dì 24 luio proximo, circa il far del lolho, è preso che li bollelini veniranno fuori bianchi che non habino benefitio, quelli de chi i seranno haver debbano lauto credilo ne li ofli-ci di le Cazude, tre Savi sopra il regno de Cipro, tre Savi sopra la revision di conti et sopra le Camere per debito fatto avanli el 1520, sia agionlo etiam de li offici di le Raxon nuove, X offici et Governadori nostri di le intrade, excepto la limilalion del Conseio nostro di X, la qual si debbi scuoder iusla 11 ordeni del dillo Conseio, el excepti li debitori del clero, et etiam quelli di le taxe 13, 14 et 15, se scuodeno al dillo officio, riservata la obligation che ha il Monte nuovo sopra le due laxe numero 11 et 12 per quella summa de debitori che sì exlende la obligalion prefata, et excepluali li credili de li so-pracomiti che hanno al ditto oftìlio di Governadori, et i debitori di burchi et magazeni spedanti ai 8 offici, ac etiam i debitori di X offici obligali ai doni di galie. De tulli li altri debili veramente a li prefati 7 offici, quelli che haveranno i bollelini bianchi senza benefìcio debano haver tanto credilo et non solum di debiti fati avanti il 1520, ma fin queslo. giorno; et dito credito possano scontar in qualunque debito liavesseno ai offici sopraditi, excepto li sopranominali, si in nome suo come in nome di altri, over tuor tanti debitori et scuoder di quelli cum quella medesima action che la Signoria nostra. Et ulterius, se per causa di serar dito lolho l'usse 241* posta una over meza lanxa in quello, quelli che haverano posto li bollelini nel lolho et exbursalo il danaro, possano scontar ne la sua lanxa lo amonlar dei boletini che siano spedanti a loro. El perché tal sopradido officio di Governatori ne sono molti debitori deputali a l’Armar et Arsenal, sia preso che di quello sì trazerà del lolho, sia dato 10 per 100 a l’armar, et altri 10 per 100 a l’Arsenal. Et sia firmiter preso, che il primo di setembrio venturo si debbi dar principio a cavar il lolho, solo pena a li proveililori di Comun di ducali 500 per cadauno, ponendo ludi quelli bolletini manclierano in nome di la Signoria noslra, sichè il zorno ultimo del mese presente il lotho sia firmiter seralo. De parte 75 — 94 — 92 Ser Filippus Capello, Sapiens Terrae firmae. • Conzosiachè fosse preso ultimamente in queslo Conseio, che per conto di la Signoria noslra si ha- ' vesse a far uno lolho con le condition contenute in essa deliberalion, el perché fu dato termine di zorni 10 a serar dito lolho, sì ben il partito di quello è con grandissimo avantazo di quelli che hanno a rneler, par che non babbi habuto quel preslo effeto che si conveniva ; et però non è conveniente meter più tempo a serar quello, il che è di grande maleficio de la Signoria nostra, liessendo in quello deputali li 1000 campi el li ducali 25 milia del dazio di la Ternaria de l’oglio, che saria nova et sconve-