53 MDXX1X, LUGLIO. 54 di momento et degna de aviso, et però non vi l’Iio data altrimenti notili» ; ma liessendo questa notte passata ussilo de la città de Milano lo esercito de nemici, et venuto a la volta de Pioltello, et dapoi stamani verso Poziolo, et secondo se dice va ad allogiar hoggi ad Enzago, con disegno di andar a buttar ponte a Trezzo, ancora che sia certo che de ciò saranno avisi, de altra cosa, a fine che anche voi ne potiate render buon conto a chi vi parerà, mi è parso notificarvi il lutto, dicendovi primamente : che questa matina, havendosi nuova che’l prefato exercito marchiava, io desideroso di haver lingua che camino volessero tenere, inviai alcuni ntei cavalli con alquanti archibusieri a la volta di esso, li quali lontano de qui a due miglia, ritrovono piirte di la sua cavalleria, che già era venuta a correre, et ivi scaramuziorno un buon pezzo insieme, di maniera che cargando li mei cavalli a la volta de nemici, li rebutlorno sin a la loro battaglia, quale marchiava con ottimo ordine. In quella baruffa sono stali presi alcuni cavalli de nemici, et amazato un bellissimo cavallo sotto un albanese da un arcobusiere della mia, et il prefalo albanese è rimasto pur pregione. Secondo che esso ha referto, par che desegno de nemici sia come ho ditto di sopra, et ancora che par che vogliono venire a questo loco, la qual cosa non si crede, perciò che non gli nietteria conto, che ancora che loro, secondo che si dice, siano da 7000 buoni fanti, venendo a questi nostri repari gli rendessemo buonissimo conto una volta. Non si mancarà dal debito si nel far quelle provisione necessarie a lo exercito si anco nel combattere. Et così potete referire a quelli illustrissimi miei signori et patroni. Recordatime a tutta la compagnia et al revereudlssimo monsignor Lippomano. Bene valete. * Summario di una lettera del signor duca di Urbin da Cassan, a dì 10 luio, scrìtta al suo orator in questa terra. Come liavia scritto a li reclori di Brexa, Bergamo et Crema, dovesseno attender a far mandar vittuarie al campo, per esser di grande importunila, et più che far venir le biave in le terre, atento inimici sono fuora de Milano a Pioltello, et voleno venir più avanti, nè si sa dove. Summario di una lettera da Crema, di 10 luio. Come Antonio da Leva col suo esercito ussito de Milan è a Piontello, et non si sa che via el lenirà. El signor Cesare Fregoso scrive haver aviso di Zenoa, acusano lettere di Barzelona, come la pace tra lo imperato!' et re di Pranza è molto refredala dal canto di Cesare. Fo ordinato da poi disnar redursi con il Colle- 31 gio di la beccaria per far provision che non è carne, et si è stà leva il dazio et il fitto di le banche, ta-men non fo in ordine. Fu solum sier Ferigo Mo-resini governador, mancò sier Fantin Contarmi, et il terzo governador sier Francesco Zen non vene, per essor hozi morto suo suocero sier Andrea Ba-sadonna, fo consier, era zà assà anialato. Itcm, fo il Collegio con lì Cai di X, intervenendo li proveditori al Sai per causa di far sconti etc. col dazier di Vicenza, et terminalo farli per ducali 5000 in la Signoria nostra, per servirsi lei di danari, sarà con qualche danno et utilità di proveditori al Sai. Di campo da Cassan, vene lettere dì sier Polo Nani provedìtor zeneral, di 10, hore 2. Manda lettere haute di Pranza per via di Lodi. Scrive, inimici esser pur a Anzago, mia 3 lunlan da loro, et . ,........... Dal capifanio zeneral duca di Urbin, fo lettere da Cassan, di 10, al suo orator, qual le mandò in Collegio. Scrive inimici esser ussiti, et per questo non li teme, nè lo farà mover de lo alzamento, dove nostri sono, lì a Cassan ; et se vorano passar Ada a Trezo li lasserà passar, et etiam col campo, lui passerà. Et ha provislo a Bergamo, con altri discorsi. Il che fu stima degno capitanio, et il Collegio rimase satisfallo che non si voi levar il campo nostro da Cassan. Da Lodi, di sier Gabriel Venier orator, di 10. Scrive, il signor duca di Milan haverli ditto inimici esser ussiti di Milan, et come le sue zenle tulle le offeriva a far quello voleva il nostro capitanio zeneral, con altre parole etc. Di Fransa, da Cussi, di sier Sebastian Ju-stinian el cavalier, orator, di 29 zitgno. Come di Compegne era il re Christianissimo con la corte venuto lì a . . ., et cussi madama la rezenle. Et