75 UDXX1X, LUGLIO. 76 questo per far deslozar ¡1 noslro campo da Cassa». A l’incontro di Trezo sono da 500 fanti qui da la banda nostra. In questa terra Ito pressidio di 550 arcbibusieri di brexana, et di queste vallade di bergamasca 250, messer Guido di Naldo con fanti 350, ma è custodia la terra di circuito mia G. Ho mandalo questa notte per tutte le vallade a luor più numero sia possibile, ma credo haverne pochi, per esser lutto il paese con peste grande, et fin ora in questo territorio no muor da 150 fin 200 al zorno, et qui in la città 8 in 10, al di da peste. He ri sera il provedilor Nani mi scrisse una lettera dal campo, come un protesto, dicendo, se interveniva cosa alcuna, se discargava sopra di me, el beri mi mandò a dimandar pan et guastadori, linde subilo li mandai olio cassoni di pan, el cussi ogni eli ge ne manderò. El li ho risposto che se l’avesse fallo il debito suo, non si saria venuti a questo. Di novo bah-biamo che li Grisoni havia fatto trieva con il castellai) di Mus per zorni 15, cnm questo però che nè il castellano lavori a quel lorazo clie’l faceva far, nè che essi Grisoni li diano molestia ; ma el dillo castellai) continue fé carizar piere assai. Nui havemo nostri messi a Leco et altri luogi de Grisoni per explorar, et haveremo aviso di ogni successo che seguirà et avisarò. Scrivendo, havemo aviso che hozi li inimici hanno principiato a metter il ponte a Trezo su Adda, et li nostri che erano a quella guarda sono reiratti al loco de Ponte sotto la terra mia 4; el questo di ordine del signor duca capita-nio generai. Noi de qui staremo vigilanti. Lettera del ditto, di 12 lugio. Come tutta questa notte sigino stati con far bona custodia a questa terra et havemo, per le nostre spie, inimici dicono voler venir a a la impresa di questa città, cosa però che non lo credemo Havemo scritto a Brexa che ne mandi il suplimento de li arcbibusieri ordinatoli a mandar, el fino a la summa de 400; etiam polvere et piombo. Da novo havemo aviso di Lecco, che Jacomo (Battista) di Medici, fradello del Castellai) di Mus, ha fatto far il bando che ogniuno babbi a portar vittualia a Trezo, et più che tutti li soi subdili, sotto pena del bando, debbano seguitar li soi soldali senza darli soldo, perchè tntto quello guadagneranno sarà suo, maxime venendo a danni di Bergamo el bergamasco. Summario di una lettera di sier Justo Guoro capitanio di Bergamo, di 13 luio. Beri zonse qui domino Annibai Fregoso con la sua compagnia el li corsi, el la compagnia del Toso Furlan, ponno esser da numero G00 fanti, venuti pi>r star a custodia di questa città insieme con domino Guido de Naldo. Hozi li inimici sono corsi su questo territorio apresso a la città miglia 4 ; è stà dato a l’arme, et ho visto la città corer gaiarda-menle con le arme a la difesa, dove è deputale le soe guardie. Inimici hanno fatto bottini de bestiame el preso villani el conduli a Trezo, dove inimici tengono pur il ponte su Adda, lì a Trezo. 1529 a dì 15 luio. In Veniexia. Belatione di uno Simon da........., schiavon, conosciuto da sier Toma Duodo prior, el qual fu preso l’anno passalo con il barzolo patron sier Zuan Francesco Justinian qu. sier Nicolò, el menalo in Barbaria et lì venduto, el poi comprato per uno mereadanle zenoese, el de lì vernilo a Ca-des, poi a Barzellona. Prima dice, come questa quaresima passala era a Lisbona dove vele do gaiioni et 30 caravelle che si metteano ad ordine, el si armava, et se diceva per acompagnar l’imperador in Italia. Et che a Catjes vete quattro nave fiamenge carge*de albori, antene, sartie, ferramenta et altra per P armada de P imperador. Et che poi vene a Barzelona, del qual loco partì a dì 15 zugno, dove dice prima che l’imperator era a Monserat, lige 6 lunlan de lì, con assà signori el i primi di Spagna, el ne aspettava di altri. Che in ditta cillà era tante zenle venute, che quasi non se poteva caminar per le strade, dove erano galìe numero 48, computà 14 di Andrea Dò-ria, el tra nave et gaiioni numero 70. Le qual nave erano carge de tormenti, vini, carne salada, legumi di tre sorte, zoè fava, cesare bianca el . . . . Che le galìe non erano armale ancoro, excelto quelle del Doria, ma ben si preparava per armarle; el lui ha visto in ditta terra 4 magazeni pieni di francesi et allre nation per metter su le galìe per forza ; loro diceano esser 7000; ma non crede fus-seno tanti, ma ben 4000. Che erano zonte, avanti il suo partir de ]♦, 5 di quelle nave fiamenge, che erano a Cades con cosse per far P armada.