MDXXIX, pìlanio generai immediate lornò a l’armata, el per causa di provenza forzevole si (irò a la Torre del Cavallo con l’armata, dove stando, vennero da Venezia due breganlini, uno con lettere di 15 et l’altro di 20 del passato di sua serenità cum Senatu. Quale lette, anchor che sua ma-gnificentia era in letto mal disposto di febre, subito inviò uno mandato che dovesse venir sopra l’armata, lassando uno gentilhomo ne la terra per provveditore. Et cussi beri giontoa sua magnìlìcenlia, et visle le lettere predille et comunicato ¡1 ludo con lo illustre signor Camillo, deliberassimo di caricar tutte le artellarie del Scoglio, due de le qual, per haverle lolle a Monopoli, mandarle insieme con le 331* genie nostre in dilla terra, et lo resto ponerle sopra le galee, lassando de qui le gente francese, quale hanno habuto ordine di andar a Barletta per terra, noi però li habbiamo comunicalo le lettere de la illustrissima Signoria, mandate, come ho predillo, le gente e artellarie a Monopoli con parie de moni-tion, insieme col signor Camillo, qual faremo condur con il capitanio del Golfo, fusta Marcella el Balba, el capilanio Diedo con le sue barche. 11 clarissimo generai et io con tutta l’armata andaremo a Corfù, et 11 forniti di panatica et altro se lirarenio verso Fano el Saseno, stando ne la bocca di questo Golfo fino intenderemo li andamenti di nemici o ordine de la illustrissima Signoria. Altro non mi resta scriverle in questa man, solimi, come li ho predillo, che non ho habuto sue, che certo mollo mi maraviglio ; però la prego non vogli esser si scarso cum me di sue, perchè benissimo da me la sarà cori-sposla, così rechiedcndo l’amor fraterno che è fra noi, ricomandandomi a lei. Di galea apresso Brandizo, a dì primo settembre 1529. JOANNES CONTARINI Clcissis Provvisor. Magnifico et clarissimo domino Andrene de Molino a Banco qu. magnifici et durissimi domini Marini, fratti honorando. Venetiis (1). . A (Vi 10. La terra, beri, di peste, uno, loco novo, e*’ 15 di altro mal. Vene in Collegio l’orator de Milan, et comuni-eoe avisi, hauti di Roma il suo signor duca, zerca le cose del duca suo. Et come l’era parlilo da Lodi, et andava a Pizigaton et poi a Cremona. (1) Questa lettera è inserta nel manoscritto in originale. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. LI. settembre. 514 Veneno li patroni di Alexandria, dicendo, beri sera fu fallo a San Marco a bore 22 una crida, che chi ha tocà soldo su le galìe di Barulo vadino in galìa, perche ’1 capilanio si partirla questa nolle, et che loro etiam dieno andar. Et per ste voce del Doria che vien in Golfo, nìun voi cargar, però su-plicano si fazi provision. 11 Serenissimo li disse an-dasseno. Sier Lunardo Emo savio del Conseio si levò dicendo, saria bon consultar di queste galìe se le dia andar. Da poi disnar, fo Pregadi, et fo letto la inslru-lion del re di Franza, data a l’oralornovo et al vechio, di quello el dia exponer a la Signoria. La copia de la qual, polendo haverla, scriverò de qui avanti. Fo lello una deposition de uno partì di qui a dì 14, fo a Vienna, di dove parli a dì 27 del passato : reperisse assà cose, videlicet che il Turco havia hauto P Hongaria, et che in Vienna era da 3 in 4 milìa fanti, et che il principe Ferdinando era a Linz et lo vide a dì......che fo cantà una solenne messa et publicà la paxe con il re di Franza. Che preparavano fantarie in vari lochi, che sariano 20 milia, et arlellarie assai, nominando i lochi; et altre particularità molte. Noto. Etiam Antonio di Zuane da la Seda, vien di Hongaria, stato a Vienna, di dove partì a dì 28, fece al Serenissimo la sua rekition, la qual, haven-dola, scriverò qui avanti. Par, in Viena non temono di turchi. Di le poste vene lettere, videlicet : Da Maguzano, di sier Polo Nani proveditor zeneral, di 8. Come è lì col capitanio zeneral. Lanzinech vanno a Peschiera, per passar sul man-toano. Il capilanio zeneral ha mandalo uno trom-bela a Manloa per 2 cavalli etc. Riporla, in Mantoa il marchese non è ben contento de l’imperador, et cussi mantoani, et............ Da Verona, del Foscari podestà, Zane capitanio, et Dolfin proveditor zeneral, di 9. Come inimici vanno di longo a Peschiera, el passano in manloana a.....Et manda ledere baule da Lacise di sier Jacomo Boldù capilanio del lago, di questo. Da Brexa, dì sier Christofal Capello capitanio el vicepodestà, et sier Alvise d’Armer proveditor zeneral, di 8. Zerca quelle zenle è lì, et provision hanno fallo, el altre parlicularità. Di Vicenza, di rcctori et sier Francesco Pasqua!igo proveditor zeneral, di 9. Di le zen- 33