581 MDXXIX, SETTEMBRE, 582 proveditor generai, di 18 et 19, hore..... Come il duca di Urbin Ita pur la febre, et le orine mostra venenose: soa excellentia non voi (or tnedecihe, et aspela 1’ Augubio che zonzi. Inimici sono pur al solito a Lonà ; hanno fallo far le strade verso Brexa et verso Cedi ; non si sa dove anderanno. Da sier Cliristofal Capello capitanio di Brexa et vicepodestà, et sier Alvise d’Armer proveditor generai, di ... . Scrive di la egritudine del zeneral, qual ha pur del mal assai. Da Bergamo, di sier Zuan Antonio da chà Taiapiera vicepodestà et proveditor, vidi lettere, di 17. Scrive. In questa bora una di notte ho Imbuto nova per bona via, come Antonio da Leva ha cavato fuori del castel di Milan Partel-laria grossa, et ha comandalo sul paexe assai boi 373* per menarla, et ha mandalo a 'Prezzo molle corde, et fa cavar le barche per buttar il ponte, dicono, per venir a l’impresa di questa lera di Bergamo; ma io ho opinion ferma, non hessendo di accordo con il duca di Milan, non potrà far questa impresa, perchè non haverà il modo del viver, ma, hessendo d’accordo, poiria per via di Cremona haver vicluarie. Noi qui staremo a veder ; benché le pioze me babbi fatto danni assai in li ripari, pur non resteremo di repezar, ma poca opera faremo per haver pochi guasladori. Da Crema, di 17, hore 20. Come si tiene che inimici (orano la impresa di Pavia per la più facile, et che l’imperador nuderà a Bologna, et ha tratado accorilo con il duca di Milan, volendo da lui Pavia et Alexandria al presente, et stara ra-xon, et si 1’ havesse falito voler il resto del stalo, et lui duca star a sua discretion, et non havendo falito, li restituirà il stato integro con la recogui-tion solita ; ma il signor duca voi star collegato con la illustrissima Signoria. Del ditto, di 18. Come beri Antonio da Leva mandò da Milan a la Certosa pezi-8 di arlellaria, et si dice che ’I voi luor la impresa (li Pavia. I lanzinech è andati a Lonà, et le nostre gente di le terre si dieno metter insieme per romperli. Beri le zente di Bergamo erano a Vaila!, el passavano sopra il brexan per tal effetto. Da Udene, del locotenente, di 19 septem-brio. Come manda le nove I’ ha di Viena et ogni zorno ne manderà di le altre, perchè di man in man zonzeranno li allri messi. Costui venuto partì da Vienna a di 7 del presente. Referisse che a li 28 del passalo se atrovava iu Linz, dove era etiam il principe Ferdinando qual aviava le genie di guera, li zonzevano da le Terre Franche, verso un loco chiamalo Oltimburg, qual è fra Vienna et Linz, lonlan da Vienna miglia 40, et che ’I re diceva che l’aveva da CO milia fanti. Dillo messo se parlile a li 30 et andò per zatra a segonda a Vienna, dove trovò esser bon numero di zelile da guerra, ancorché non sappia la quantità. Et li era uno capitanio del re Ferdinando chiamalo el conte Nicolò. Questi nostri di Udene judicano sia un cqnle Nicolò da Soma vechio capitanio fu messo a queste nostre bande, qual gli provedeva a le cose necessarie. Et se diceva in Vienna esser munitione de ogni sorte per uno anno. Diio conte Nicolò de II a due giorni se parlile et andò in campo ad Oltimburg. Che hessendo lui in Viena vene nova Buda esser persa, ne la qual si diceva erano 1200 soldati. El che turchi al numero di 12 milia cavalli, per quanto si diceva, erano corsi (ino ad uno loco chiamalo Rob, qual è Ira Buda et Viena a meza via, el lo haveano bru-salo. Iteni, che l’armata del Signor turco era venula suso per il Danubio fino ad uno loco chiamato Prespurch, qual è di là da Vienna miglia 10 tode-schi, che sono 40 taliani. Item, che ’I principe si aspelava in campo ad Oltimburg. A dì 22. La terra, beri, di pesle, 4, do loci novi, et do vechi, et 12 di altro mal. Da Brexa, fono lettere del proveditor generai Nani, di 19, hore .... Come il capitanio zeneral (invia la febre, ma mioralo, et aspelava con desiderio 1’ Augubio, el havia mandalo a tuor uno medico a Crema. Di sier Cristofal Capello vicepodestà et sier Alvise d’Armer proveditor, di 19. Come dillo capitanio havia gran febre et rendeslo. El il suo orator ha lettere di rnissier Urbano secretano del duca, come l’era fuor di pericolo, per il che domino Orazio Florido si partì per campo con zeladìa di marasche per il duca. Vene I’ orator del duca di Milan, sollicilando li danari, ducati 5000, et fo ordinalo mandasse a li Camerlenghi che se li daria ; et cussi li fono dati. Fo parlato zerca expedir sier Vicenzo Capello eletto governador in armada, parte del Collegio, maxime il Serenissimo, vuol vadi, altri di Collegio voleva indusiar. Da poi disnar, fo Pregadi. Ilozi compite le noze di sier Andrea Sanudo fo di sier Alvise, mio ne-potè, in la fra qu. sier Daniel Pasqualigo, qu. sier Velor.