539 Vene l’orator del duca di Milan, et monstró ‘ una lettera li scrive il suo signor da Cremona. Come il suo orator ha hauto audientia a Piasenlia da Cosare, et come il gran canzelier, al qual l’im-perator l’havia remesso, li havia porlo tre parlidi, ove lesse si vedesse se’l duca havia (alito per judici non sospetti, et non havendo fallito conira l’impe-rator li dava tulio il stalo, havendo fallilo lo privava di (lido, el prima voi li sia dalo Alexandria et Pavia ne le man di sua maestà ; la seconda, s’il voi lassar il stato el lenir soltmi Cremona et cremonese la Geradada el Lodi, soa maestà lo lasserà possieder ditte terre el lochi ; la terza, volendo esser Cardinal, lo farà far con mirata conveniente. Et che lui orator li havia dillo, bastaria a soa maestà che le zente, sono in Pavia et Alexandria, non fosseno contrari a soa maestà. Questi sono li parlidi proposti. Prega il duca la Signoria lo advisi quanto l’habbia far. Il Serenissimo li disse si consulteria, el se li risponderà. Di Ferrara, del Venicr orator, di..... Come quelle vene con madama Zenevre, cugnada del re Chrislianissimo et moglie dei duca, era parlile per andar in Franza con 25 cavalli, el che tornava in Franza, el prima andariano a Piasenza a far reverente a Cesare. Scrive, il duca si mette in ordine, haverà 3000 fanti, et li 1000 fanti che’l mandò in favor di Fiorentini, hessendo compita la paga, li tuoi per lui. Scrive, il duca lien, Fiorentini si accorderano con l’imperador. Di Fiorenza, del Cappello orator, di 9 .et 10. Come Fiorentini par voglino far gaiardamente per difendersi. Le zente imperiai sono tra Santa Maria et Ponte su la strada di andar a Perosa el venir in Toscana, et sono andate mia 4 vicino a Perosa. Malalesta Baion pur attende a pratica di accordo. Noto. Sier Vicenzo Capello consier, electo governador in armada, in Collegio venuto, disse accettava di andar aliegramente, et si preparasse li danari et la eomission che lui saria ad ordine subito ; et fè scriver a Zara armasse subilo una galia, qual fosse de li aziò, zonto, potesse montar suso et andar a Corfù. Da Monopoli, del signor Camillo Orsini governator nostro, di 3. Scrive come voleva venir a la Signoria nostra ; ma, inteso la paxe falla tra l’imperator el Franza, voi restali’ de lì et metterà ogni sua cura per mantenir Monopoli et Traili. Aricorda si mandi danari da pagar li fanti et quello bisogna, et voria tuor con nui di fanti è con il 540 signor Renzo, di quali ne haverà da 600 boni et perfetti, volendo la Signoria mandar la provisione del danaro. Fo terminato in Collegio mandar ducati 6000 347 al proveditor Villuri, et ballottati. Nolo. Fo Ietto uno aviso, in lettere del duca di Milan, che par li cardinali inslasseno l’imperador a voler andar a Bologna a tuor la corona; Sua Maestà disse :