565 MDXXlX, SETTEMBRE. 566 Da poi disnar fo Conscio di X con la Zouta, et avanti vesporo vene lettere di Brexa di sier Polo Nani provedilor generai, di 16, Ime 20. Corno zà do notte il capilanio zeneral si havia resenlilo di febre, et questa notte la febre li era..... confecti con lo illustre signor Malatesla et Ga-leazo Baglioni, et inesser Gioan Ballista Ubaldi perugino, el il prelato messer Joau Baptisla Mente-buona commissario de Nostro Signor el fri Ortis spagnolo, dillo el comandatore di l’esercito imperiale overo il maestro de campo, et messer Joau Battista Sulano lombardo, secretano del luogotenente del principe de Grange prelato. Ad Bei laudem. A dì 18. La mallina. La terra, beri, do, di pc-sle, loco vechio, et 9 di altro mal. Vene in Collegio l’oralor del duca de Milan, jusla il solilo, el il Serenissimo li disse quanto beri è sia scritto per favorir le cose del signor duca. Di Verona, fo lettere di lieti di rettori et proveditor generai. Come haveano inviali li 2000 fanli, capilanio Baldassare Azar per la via di Lago, quali su le fuste dieno passar et andar a Brexa. Scriveno, inimici ba inlerceplo una lettera elio loro scriveano a Brexa zerca il mandar di 2000 fanli, tamen lieneno i saranno passali. Inimici hanno haulo Lonado, dove era proveditor sier Zuan Alvise Dolfin, qual di ordine del capilanio zeneral si parli et andò a Brexa ; in la rocca' erano 18 fanli, quali li hanno svalisati, e ti am presi 80 fanti di la compagnia del signor Sigismondo che andavano verso Brexa, et erano............ Da Udene, di sier Marco Antonio Contarmi luogotenente, di 16. Scrive, per imo da Gorizia, venuto in giorni 9 da Vienna, qual fu beri a parlamento cimi uno noslro de qui in Gemona, se intende, lo exercilo del Signor turco numerosissimo de persone 250 milia esser in Ongaria, et andar a la volla de Vienna, delie lunlande Vienna zerca miglia 10 lodescbi erano le genie del principe al numero di 10 milia incirca, el forzo boemi. Il nome del loco dove sono diete zenle non sapeva referir quel nome, ma, per quello se judica, dieno esser Prespurch, qual è distante da Vienna circa miglia 40 taliane. Et per quanto per altri explora-tòri se ha sempre inteso, le zenle del principe facevano testa li. Il re Ferdinando era a Linz con bon numero di zelilo et, se al dillo de Gorilia se dia prestar fede, dice haver da fanti 40 milia, el che’l aspellava ancora zenle con fermo presuposilo di andar a la volta ili Vienna, et difender le cose sue. Si aspetta di giorno in giorno messi mandati in quelle bande, da li quali si potrà haver con magior certeza la verità. Bel ditto, di 17. Come inimici haveano haulo Lonà, et lì alozati, dove hanno trovalo tanle biave clic polrano pascersi per uno anno, del che esso capilanio zeneral si havia mollo resentilo. Item, che sua excellentia fin bora non havia haulo mal, di sorte che babbi voluto medico, pur, beri liavendoli dura il parasisrno fredo el caldo bore . . . ., voria se li mandasse l’Augubio. Et redulo la Signoria el Savi, prima in camera 364* del Serenissimo letto quesle lettere, lo concluso esser mala nova, el terminalo che domino maislro ......Augubio medico, leze a Padoa, el scritto % a li reclori lo provedi di barca fino al Frassino, et de lì poi li sia dato cavalcature fino a Verona, et scritto a Verona lo mandi securo a Brexa. Sichò do nostri capitani zcnerali a un tempo è amalati, vide-licet quel da mar et quello da terra: credo le stelle no sia contrarie per li nostri peccati. Ba Bergamo, di sier Zuan da cha’ Tuia- piera vicepodestà et proveditor di...... vidi lettere. Come di ordine del capilanio zeneral da mattina ussivano de lì li lanzinech, et col colo-nello del colile di Caiazo andavano a Cividat sora Oio, apresso Ponleoio, el lì stavano. Sguizari restava in la terra, tra i qual è inlrà la peste, et morti di loro beri 20, senza quelli di la terra. Spera lui fin 3 zorui esser ben varilo, el ussir di caxa eie. Bi Cremona, di sier Gabriel Venier ora-tor, di 16. Come il prolonotario Carazolo et quel Gralia Boadiglia haveano haulo audienlia dal duca, et richiesto Pavia el Alexandria per segurtà soa, facendoli un scritto di sua man di restituirli .... .....Al che esso duca rispose che fin bora aveva credulo li ministri di Soa Maestà li volesse luor il suo slado, bora vede che Sua Maestà è quello, et però non li par di darli le sue terre, ma difenderle gaiardamente; et loro li hanno protestalo che el gè le torà con la guerra, et altre parole, et si sono partili et vanno a Piasenza da l’imperator. Scrive.............. Da Crema vidi lettere, di 16, Irne 22, di Bomenego Baldegara cangelier del podestà. Scrive, liozi liabbiamo, per uno partito beri da Piasenza, che lì se diceva che l’imperator dia andar