481 MDXX1X, SETTEMBRE. 482 310 Copia dì la puhlication di la pace fatta fra l’imperador et il re di Franga et li altri nominati, fatta in Zenoa, a dì 29 avo-sto 1529. A ogniuno sia manifesto, come a li 5 giorni del presente mese de augusto è stala trattala, assetala et conclusa buona, sincera et perpelua pace, amistà, liga et confederatone fra la Santità de Nostro Signore et la Santa Sedia apostolica et la Sacra Cesarea et Cattolica Maestà et il Christianissiino re di Francia et Serenissimi re d’Ungaria et de In-gilterra, per la defensione et conservatione de loro persone, beni, stali, regni et signorie, vasalli et subditi alligali et confederati loro; per virlù de la quale de qui avanti cessarano tulle et qualsivoglia inimicitie et rancore tra loro et suoi subdili et vassalli, li quali tulli potrano sicuramente trattare conservare et mercantare li uni con li allri, et passare, venire et stare li uni in le (erre de li altri, così per mare come per terra et acque dolce, salvi et sicuramente senza impedimento nè detemptione alcuna, pagando li dritti anliquamenle usati. Et parimente tornerà ogniuno a godere li suoi beni, come godeva avanti la guerra. Et comanda la Sacra Cesarea et Callolica Maestà a tulli sui subdili et vasalli che integramente osservano et guardano la ditta pace senza conlravenirgli in cosa alcuna, sotto le pene in le quali incorreno et devono incorrere li rompenti et perturbanti pace. 311') Dapoi disnar fu Pregadi, et vene lettere di le posìe. Di Verona, di rettori et proveditor generai Dolfm, di C, liore 22, et liorc 3. Come lanzinecb erano a Cavaion verso Peschiera, et erano venuti poi mia 3 apresso Peschiera, dove, si ha, passeranno Menzo per andar in tnantoana, poi verso Piasenza a trovar l’imperatore, et se non polesseno passar a Peschiera veneriano più basso et lì butteria il ponte sopra Menzo. Scriveno li cavalli lizieri è fuora eie. Il capitante zeneral è a Magusano, et ha scritte al signor Cesare, ut in litteris. Di Brexa, di sier Christofal Capello capi-tanio et vicepodestà, et sier Alvise d’Armcr proveditor generai, di 5. Come era nitrato lì domino Antonio da Castello con 700 fanti, ita che hanno in tutto fanti ..... et il capitante zeneral è pallido col proveditor Nani per Desanzan. Di sier Polo Nani proveditor generai, da Magusano, a dì 5. Come è venuto lì col capi -lanio zeneral, et scrive a che effetto; soa excellentia voi slar a veder quello vorano far inimici, et sì come farano, lui si governerà. Fu posto, por li Consieri una (aia a Cataro, apar per lettere di sier Marco Barbo retor, di certo ho-micidio, però li sia dà libertà bandir con tuia de lire 500. Ave : 139, G. Fu posto, per li Consicri, Cui di XL et Savi, una parte : atento la morte de sier Alvise Contarmi qu. sier Francesco, qu. sier Polo di Croia, qual bavia provateli al sai ducati 10 al mese et una balestre-ria, per la morto del qual è cessada, et hessendo comparso a la Signoria nostra Laura fo sua consorte et lo (iole del dillo, rochiedendo la sua tansa sia sminuita, qual fo fondata sopra dilla provi-sion et balestreria, la qual cessa, et la Signoria nostra è come suo herìede, pertanto sia preso che ’1 sia coniesso a li X Savi sora le decime che aldir debbi la ditta con l’avoca fiscal, come fu fallo a li beriedi qu. sier Toma Bondimier, et lievi da conto suo quella parie de la tansa li parerano, portandola a conto de la Signoria nostra, siebè de coetero la sua lansa sia posta a quello è il dover. Fu presa. 174, 6, 9. Fu posto, per li ditti, excelo sier Ilironimo da clià da Pexaro savio a Terra ferma, una parte, di vender el dazio di le legne: ma prima fu posto a pagar soldi 1 per caro di più, ut in parie. La copia sarà qui avanti. Fu prese tutte doe. Fu posto, per li ditti lutli : già molli zorni vene in questa città una nave con tormenti de Buslanzi bassa homo del Gran Signor torco, qual se reballò vuoda, et è sla levala el l’hanno venduta curii el cargo qui, et fallo investila de panni de seda el lana, pertanto li sia dona el dazio fin ducali COO. Ave : 155, 11, 0. Fu posto, per li Savi, alento è bon proveder a la città de Treviso, però per scuritelo sia eleclo un proveditor a Treviso, con ducali 100 al mexe per spexe, tengi 4 cavalli, computà el rasonato, 2 sla-fieri, qual babbi salario di la Signoria, atendi a le fabriche et sollicili el scuoder de debitori. El perchè fu preso far proveditor a Ravena, sia electi lutti do in uno scuritolo, quello bavera più baitele sia a Ravena, et l’altro a Treviso, ut in parte. Ave: 138, 12,23. (1) La carta 310* è bianca, Diarii di M. Sanuto. — Tom. LI. 31