259 MDXXIX, AGOSTO. 260 tra turchi, per haverne gran bisogno in quelle Lande. Ilozi è zonli qui li ducali 10 milia mandano in campo ; et per do volte, havendoli fatti- cargar per passar il lago verso brexana per più sicurtà, per il tempo cativo hanno convenulo tornar adrieto ; tamen domati do hore avanti zorno,se’l sarà tempo, li manderò al Desenzan dove li die esser la scoria de cavalli lizieri zà aviati a quella banda. Vene in Collegio l’orator del duca de Milan et portò lettere del Taverna, del suo orator da Fera di 25, zornate 17 di Cambrai, qual narra ut supra. Vene 1’ orator del duca di Ferrara per saper la nova si dice di la pace falla. 11 Serenissimo li disse la conlinenlia di quello si havea di l’orator nostro. • Vene sier Marco Anlonio Venier el dolor savio a terra ferma, et tolse licenlia di andar orator a Ferrara, et li fosse fallo la sua commission. Si parie damalina. Da Vicenza, di sier Marco Antonio Bar-barigo capitanio, di 5, vidi lettere con questo aviso. Da novo a Igna et a Terninio et in quelle bande si fanno descriptione di gente del paese, a le qual se gli da un leston, de caranlani 20 per lesione, et hanno dato ordine che il giorno di mer-core, che sarà a li 10 di questo mexe di avoslo, lutti quelli hanno lochato li detti danari se debbino ritrovar ad uno loco nominato Mez, dove se harà a far la massa ; et che parimente ne li loci più entro hanno comandalo a tulle genie descriple che se 161* habbino a rilrovare a Bolzano el giorno sopradillo di mercore per far la mostra ; la. qual facta non se scia a che parte se spargerano ditta gente. El dice esser fama in tulli quelli loci, che fra pochi giorni dia venir boti numero di gente, ma che infino hora non sono nome de paesane. Et che domenica pro-xima passata, a dì primo di questo, gionse uno capitanio a Borgo per far gente. Et che de ritorno suo 1’ ha visto molli carri che conduceano anzini da barche over da scale, et che in Trento sono slà falle molle barche. Di Brexa, di sier Zuan lerro vice podestà el sier Christofal Capello capitanio, di 5. Come il signor Janus Fregoso governador zeneral nostro, venuto dii campo de lì, slava mal et in pericolo di morie. L’hanno visitato et datoli medici etc. Item, mandano uno aviso haulo di Bre’. Scrive esser passato de li uno corier, vieti di Cambrai, Va a Parchiduca, et porla li capitoli di la pace fata, parte di qual è in zifra. Et ha tolto la copia di quelli ut in eis. Di Bergamo, di sier Justo Gnoro capita- nio, di 4. Scrive di qui hahbiamo, per ledere di Viena di 12 del passato, che lì se aspetava lo arciduca fra giorni 10, cum fanti 20 milia et genie d’arme et cavalli lizieri, quali sono venuti di Boemia et Franchonia et altri luogi ; et da Vienna havea mandalo verso 1’ Hongaria fanti 20 milia. El vay-voda de Moldavia et Valachia sono in arme contra quel di Transilvania, et ti ha dato una rotta et morto genie assai, et che lo archiduca li manda soccorso assai aziò non sia cazado. Zerca il Turco dice non dubitar vengi in persona per questo anno. A di 29 si parli da Yspruch, dove si aspelava il duca di Brensvich con 3500 cavalli, et che haveano eo-menzà adunar le carette da condur le cose necessarie per il suo campo, ft a Bolzan et a Maran ha-vevano doi capitami quali havevano scrillo mille fanli. Nola : questa relation è falsa. Molto magnifico et clarissimo signor mio ob- 162') serva udissimo. Gionto in Lodi, primo et ante omnia feci le recomandationi di vostra signoria et del clarissimo signor capitanio a la excellenlia del signor duca et al signor ambasalore, quale in vero le aceptono cum qual cuore io gli dissi, et di tutte le operation de vostra signoria ne hebbeno summo apiacer, et se recomandano et offerisseno a quello. Di novo si ha che la Christianissima Maestà ha fallo suo locotenenle generai lo signor Theodoro, di Lombardia, a recolier quelle gente li sono, et per questo monsignor di Aiegra et il locolenenle di monsignor San Polo sono partili da campo et andati di là di Po per non star a la sua obedientia. La Maestà Christianissima ha acordalo li marchesi di Saluzo ; a Francesco monsignor, secundo-genito, adesso gli ha dato il stato ; al abaie, che era primogenito, gli ha dato ducati 5000 de più che ha-veva ; al terzo genito gli ha dato un vescovato. Et Francesco monsignor, che è marchese, l’ha fatto gu-bernator de là da Po ; ma sin adesso ha recollo taliani novemillia, et ogni di ne fa cum li danari di Franza : non so mo’ se ’I vorà star a la obedientia del signor Theodoro ; et questo è di quelle materie che spesso fanno franzese. La Cesarea Maestade ancora non se fa la sua imbarcala, ma si pensa quello che più fiale ho dillo a vostra signoria, idest la resolution di Cambrai, qual Dio la manda bona. L’aparato di Soa Maestà è, come più fiate ho (1) Inserto in originale.