577 MDXXIX, SETTEMBRE. 578 contenti dar le barche da Chioza, quel numero richiesto, quando soa excellentia vorà, et stagi constante a difendersi. Fu presa di tutto ii Conseio. ' Fu posto, per li ditti, una lettera a sier Gabriel Venier, orator apresso il duca dì Miian, in risposta di soe. Come doman daremo al suo orator ducali 5000, et cussi li daremo poi altri 5000, siche non semo per abandonarlo, et si voi mantenir, perchè il suo staio sarà difeso come il nostro. Fu preso. Di Brexa,fo lettere di sier Cristofal Capello capitano et vicepodestà, di 17, hore 6 di notte. Come il capilanio zeneral liavia pur de la febre. Inimici in Lonà retirali, et la rocca si tien, in la qual è 12 fanti, et 30 che era dentro olirà questi sono fuzili. Dilli inimici vanno dagando taglie, dan-nizando et brusando il paese. 11 capilanio zeneral ha fallo star fanti 2000 al Ponte di San Marco. Di Verona di rettori et sier Zuan Dolfin proveditor generai, di heri. Manda lettere haute di sier Jaeomo Boldù capilanio del Lago. Et scrive, di una (usta, alcuni cavalli de inimici esser venuti a Pozolengo, et quella villa haver brusata, et che esso capilanio vedeva luogo lì, et veniva con la fusla per melter uno homo in terra et saper la causa de ditto fuogo, etc. * Da Cividal di Iriul, di sier Gregorio Pi-samano proveditor, di 18 settembrio. deferisse che il re Ferdinando ¡usino a li 5 de l’instante era a Linz con pochissima genie, et che si diceva che in breve anderebbe a Vienna per il Danubio. El era fama che harebbe ¡usino a 17 milia boemi, di quali ne sarebbe 8000 schiopetieri, quali mandarà a la difesa de Vienna. Che faceva levare le cernede da li territori, qual caniina vano verso Vienna. El par che molti de li castellani del stalo de la Carinlia, che sono ohligali per la guerra dar cerio numero di cavalli, reeusano darli, el etiam di non lassar pararsi le cernede de loro territori, allegando liaverne bisogno per la defension di le cose sue, aspettando tuttavia esser assaltati da turchi. Che il re Ferdinando havea domandalo il resto de li argenti di le chiese per far danari et pagar le gente per defen-sione del stalo suo, perilehè haveano mollo scan-dolezali lutti li popoli, et se haveano lassali intender non vi voler andar a modo alcuno, mule havea poslo una imposilione sopra le possessione et volea un raines per masso, el campi 14 fa un masso, el dopo molle diflìcullà sono contentali pagar mezo raines per masso. Et cussi gli agenti del re atlen-deano cum diligentia a scuoder. Che ha inteso, da persone partile da Vienna a li 7 de l’instante, che / Diarti di M. Sanoto, —■ Tom- LI. in essa città non vi era ancora genie da guerra, ma che si ragionava che venirebbeno gli boemi anle-ditti, et un conte de Ranspurch con 20 milia persone de Alemagna, et che tuttavia ogniuno che polca se ne fugivano. linde li signori regenli haveano proveduto, dubitando la città non fusse abandonala, el non lassavano partir se non lo femmine, ma gli liomeni et là roba relenevano con grandissima discontentezza di lutti. Che lo exercilo del signor Turco numeroso et potentissimo era gionto a Pre-spurch,' terra a meza strada Ira Buda et Vienna, qual si era resa et datasi volunlariamenle, et che gli cavalli coridor; erano corsi insino a presso Vienna, il che havea in tulio mollo spaventato quella cillà. Copia di ima lettera del signor duca di Urbino capitanio generai nostro da Brexa a dì 16 settembre 1529, scritta a domino Zuan Jacomo Leonardo suo orator. Nobilis dilectissime nostcr. Havendo noi l’altro giorno seguitali, riconosciuti et tenlati li nemici per ogni via, per saper il numero el la qualità loro, et hess,endosi essi nemici condulli lutti ad allogiare a Carpenedolo, iudicamo per la informalione che di essi havevamo et per la qualità del sito et altre ragioni, poterli assalire al sicuro el facilmente (Jarli una stretta, al che voliamo tutto P animo nostro. Et però messe le gente de la Illustrissima Signoria in luoco sicuro de non poter recevere danno, et consultata la cosa con chi ci parve, ordinammo al signor conte di Caiazzo che venisse da Bergamo, et al signor Cesare Fregoso da Verona, con quelle genie che ne parve poter cavare do quelle cittade, lassandole sicure, per far lo effetto sopradetlo, con dinioslralione ancor che ciò si facesse per servicio de le cose de lo illustrissimo signor de Milano, col far venire quelle genti da Bergamo per strada a proposito di cavare li nemici di sospetto et mostrare di favorire a quelle per tenere la cosa secreta ; se ben il drilo di queslo disegno fusse medesimamente servilio di sua excellentia non picolo, quando fusse stalo conosciuto. Et cussi, hessendo lutti intenti all’ exeguire, è occorso che li nemici se sono levali da Carpenedolo, il che dinota ancor che il nostro disegno fusse pur buono el ragionevole, el andati a Lonalo, dove allogiano tulli dentro de le mure da li quali è circondala et serata tutta la terra. 11 perchè è necessario mutare disegno, onde babbiamo subilo ordinato che ven- 37