251 UDXXIX, AGOSTO. 252 simo mai gli lasserà far torto, et che volendo si farà novo contracto circa questo, il che mal mi posso persuadere. Haverao ancora deliberato che esso oratore veneto vadi dimane dal Chrislianissi-rno et gli parli g¡sardamente per ogniuno in universale et in particulare. io gli doveva andare seco, ma considerando che facilmente dimane se potria dire alcuna cosa per il caso di vostra excellentia et de Ferara siamo rimasti qua. Però vostra excellentia da Venelia ne sarà raguagliala di quello gli serà davantagio, havendo di ciò advertito el magnifico Corte oratore suo. Nel parlare del caso de vostra excellentia fu dillo dal illustrissimo monsignor gran maestro che forsi li cesarei diranno clic vostra excellentia, è inclusa ne la capilulatione del papa fatta a Barcellona con l’imperatore, et che non é necessario farne menlione qua. lo risposi che non sapeva che ulta capilulatione fosse falla a Burze-Iona tra il papa et l’imperatore, et inostrorono una cedula de l’incluso effetto. Io li dissi che non ha-veano essi certa notiti» di tale capilulatione, se non per via di exploratori, el poteva esser non vera ; ma che se’l papa ha nominato vostra excellentia, non so io che 1’ habia fallo de voluntà de vostra excellentia, anzi io mi persuadeva il contrario, perchè, non hessendoli altro che quello si dise in dilla cedula, non si è provisto che vostra excellentia stia in posesso de quello che (iene, et manco che sia restituito, et in omne evento non devono el Chrislia-nissirmfet loro signori guardare ad quello, ma fare quello che sono tenuti per il dovere, per capitoli zoè includere in la pace, quale intendono fare con Cesare, et lassare poi che succeda quello vorà il debito se vostra excellentia serà inclusa in altra ca- 156 pitulatione. Mostrarono de acelare le mie ragione ; pur el presidente Silva disse che vostra excellentia havea voluto accordare col mezo del papa per non esser tenuto al Chrislianissimo, et subiunse el reverendissimo canzelier che, hessendo vostra excellentia amico del re, havea grato che recuperasse el stato suo, quantunque via, etiam eoi mezo del papa o de l’imperatore. Io so che,'avanti che vostra ex-cellenlia me facia risposta, il tutto sarà expedito o disolulo il convento, quod non credo ; però non sarà male che vostra excellentia me risolva di lutto et quello io habbia da fare in ogni caso perchè, maxime se non fusse inclusa vostra excellentia, non poteria tenere io qua loco de oratore. Questa nova de l’acordo falò tra il papa el imperatore, prima io la sapevo che da questi signori ; et quello che in nolilia qua è in somma il conte- nuto de la inclusa cedula, benché ragionevolmente gli deve esser altro, maxime circa il caso di vostra excellentia, quale slaria mollo male se altro non ci fosse, maxime circa il possesso. Per il signor duca di Ferrara altro non fu ditto dopo zio, non havendo in vero l’oratore suo che dire altro. Et perchè se haverò a restare o venire è necessario provisione, vostra excellentia sapia che dopo la venuta del Ravazolo non solo non mi è stato salisfato secondo la promessa, ma sono qua in pegno per tre mesi, che non ho la provisione mia, et Dio sa come faccio; però sappia che non mosso staro nè venire se no provede con effetto; che se non provede effetualrnento, come però già per le mie precedenti havea ordinalo che si sanificasse a vostra excellentia, alla quale baso humilrnente la mano, me gli raccomando, Da fa in Camlrai a li 22 di Julio, hora 4 noctis. Sumario de li capitoli di la pace fatta tra il papa et l’imperatore, publicata in Bar-zelona el giorno de la festa di Santo Pietro in ecclaesia S. Marci. Primo. Fano lega ad mutuarti defensionem omnium qui possident. Secundo. Promette l’imperatore fare recuperare al papa Modena, Regio, Ruberà, Ravenna et Zervia, et disponere del stalo de Fiorenza a la vo-lunlà de Sua Beatitudine. Tertio. Promette el papa el censo de 7000 ducali annuali sopra el regno de Napoli, et solum relene in signum huius la chinea. Quarto. Contenta sua maestà che per judici non 155* sospetti vedasi la causa del duca Francesco Sforza, et in caso che babbi errato, provederà de signore al sialo de Milano Sua Beatitudine et Sua Cesarea Maestà. Quinto. Cesare darà in matrimonio la sua figlia naturale al fiolo del illustrissimo Lorenzo Medici et li dona stalo nel regno de Napoli, de reddito de 12 milia sciiti l’anno, et fora del regno de altri 6000, cum titillo de ducato 0 marchesato. Sexlo. Receve Sua Maestà in protelione tutta la illustrissima casa de Medici. Septimo. Promette extirpare la seda lutheriana, et il papa gli concede la cruciata per tre anni.