141 MDXXIX, LUGLIO. 142 ze et poi de lo stato de vostra excellenlia, benché sia dubbio qual sarà prima, o da Firenze o da Urbin, perchè d signor Ascanio Colona molto insiste fare testa impresa, et el simile et io, come persona che’l prefato Soldato la porà intendere. Ilier sera vene quà uno commessario del papa con uno breve al dovermi partire di quà, et che vada a servire li mei patroni con chi sono obbligalo el non voglia metter questa terra in ruina per rispetto de li imperiali, li quali vengono a questa impresa di Perosia contro suo volere, et che è forzato acconsentire et etiam prestarli artellaria el monitione. Mi promele etiam per altra via che, partendomi, Sua Santità mi vole mantener il stalo et farà che li foraussiti non intreranno in Perosa. Illustrissima signora mia. lo non posso mancar al debito mio, et perchè si veda evidentemente questa esser malta del papa, el cognosco 10 star mio quà esser cerio el comune benefìcio, vostra excellenlia sarà contenta farlo intender 85* al signor duca cum omni celerilà, pregandola sia contenta voler far prò visione con quella celerità 11 pare importa la cosa, de uno 500 fanti overo 600, che li possa comandare et li possa haver ad omne mia richiesta. Questi imperiali, veduto che il papa va a beneQcio loro a bono camino, li hanno promesso, fatta sarà la impresa de Urbino, voler far quella di Zervia et Ravena. Non saria mal fatto, la excellentia del duca venisse in persóna in el suo stalo et veder de prevalersi. Et quelli lanzi sono da la banda di là, perchè la venuta sua con qualche provisione pare abbia ad esserla chiave de tulio el gioco. La excellentia vostra considererà questa cosa molto bene, rendendome certo quella farà op-tima provisione, a la quale de conlinuo mi raccomando. Et perchè mi penso anzi mi rendo cerio, che venendo la excellentia del duca quà con qualche provision, come di sopra ho scrito, sarà benefìcio de la illustrissima Signoria et di Fiorenza et de luti, facilmente se haverà a contentar a lassarlo venir di quà, lassando quello ordine a sua excellentia li paresse a quelle frontiere. Intendo apresso, vostra excellenlia haver non so che provision per la occo-renlia di questa cosa; la preghemo ne dia aviso, non mancando continuamente tenerme di le altre cose raguagliato. Et a vostra excellentia me ricomando. Perusiae, 17 luio 1529. Sottoscritta ; Servilor Malatesta Baglione. Capitolo di lettere, di 14, da Roma, di missier Joan Maria da la Porta, a la ditta duchessa. La signora Felice mi ha deto che l’ambassador cesareo, col quale tiene qualche pratica di benivo-lentia, li ha fato intender che sarebbe bene che vostra excellentia levasse li fìoli soi del stato, con la qual parola, quando sia dita con amore, non mi satisfa punto, ma molto meno ex quotidiano exem-plo, che si vede che il papa, nè l’itnperador, quando bene ce havessero mal animo a le cose nostre, non sono alti a governar queste gente nè obviar che non entrasseno nel stato quan.lo gli venisse voglia ; et tutto homo se persuade che la signoria vostra non voglia stare a diserelion loro, allevandosi tanla massa sua, et che niuna segureza se ne gg può haver, se non quella più gagliarda .lefensione che si può, et per conservatimi di quel d’altri non si venir a metter in manifesto pericolo di perdere. Che la sigopria vostra intende il caso suo, nondimeno non ho voluto mancar di far saper l’opinion che corre quà de li amici suoi. 11 colonello del signor Pier Alvise Farnese doveva esser hozi in Tioli el andar di lougo a Terni ; dicono che sono 1500 fanti molto ben in ordine, el bella gente ; li lanzi-neeh cum spagnoli et altri italiani dicono che fanno la massa a l’Aquila, et che sollicitano quanto possono di venire. Summario di lettere de Bergamo, de sier Zuan 87') Antonio da chà Xaiapiera podestà et vice-proveditor, di 20 luio 1529. Hozi, per diverse bande siamo advisati li nemici esser venuti doe bande dal campo era a Inzago, a Trezzo, per correr sopra questo territorio et forsi venir a veder le mura di questa città, dove che noi si forzaremo di far il debito nostro, et che rilorne-rano con poco honor. El questo fanno per deslo-giar il nostro exercito da Cassano. Et a questo corer habbiamo operato che lutli hanno tolto le arme in mano per difenderse, et maxime ne le parte di Val Brembana, quali hanno fato zerca archibusieri 200, et sono posti a li passi per difenderse. Et perchè diti lochi sono confini con Vallolina, loco de Grisoni, habbiamo talmente cum nostri nuntii el lettere operato, che li diti Grisoni hanno fato 300 fanti, et voli) L» carta 83' è bianca