237 UDXXIX, AGOSTO. 238 Da Lodi, di sier Gabriel Venier fo lettere, di .... Come ¡1 duca ha hauto aviso da Pavia, li 2000 fanti yspani erano passati Po per andar a Milan, poi venir in campo da Antonio di Leva. Siche inimici se ingrossano. I)a Brexa, fo lettere, di rectori. Con avisi di sopra, di lanzinech che fanno la monstra a dì G a Maran ; et li capitanei erano lì ad ordine, et sarano al numero di 15 milia, con altre particularità. Da Verona, de rectori. Questo instesso aviso, et come aspetavano li c.ipilanei cerio ordine. Et par habbino hauto lettere di Vienna dal re Feran-din, che li scrive vengano a servir suo fradello lo imperador. Con altri avisi. Et saranno 15 milia. Da campo, da Cossan, di proveditori generali, di primo. Zerca danari et danari, aliter le zenle si partano. Et altro non scriveno da conto. In questa malina, in le do Quaranlie, criminal el civil vechia, per il piedar di sier Jacomo Simitecolo avogador extraordinario, poi parlalo fo messo, per lui, de retenir tre scrivaui de le cazude, videlicet ballotali a uno a uno, zoè, Hironimo Amadi, 37, 13, 16, Zuan Domenego di Consorti, 32, 14 et 15, Jacomo Manzon, 26, 22, 12.. Et fono difesi da sier Marco da Pexaro et sier Alvise da Ponte, XL. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla. Fu fato do di Zonla, in luogo di sier Nicolò di Prioli, è intrato del Conseio di X, et sier Gasparo Malipiero, qual si caza con sier Alvise Malipiero, è intrado con-sier a la banca ; et rimaseno sier Polo Donado fo consier et sier Lunardo Emo fo savio del Conseio ; sotto, sier Hironimo Barbarico fo consier, una ballota da sier Polo Donado. Tolti numero 24. * Itemi, fu preso luor ducati 10 milia, di danari del dazio'del pesse venduto, per mandarli in campo. lteni, ducati 4000 per expedir li zentilhomeni dieno andar a le porle di Brexa, Verona, Crema el Ravenna. El nota. A Ravenna fo termina mandar tre, quali havesseno manco ballote di electi, el baiolati ne l’altro Conseio di X. Et fono questi : sier Jacomo Nani di sier Polo, certo ; poi tre haveno 10 batate per uno, videlicet sier Alvise Bembo qu. sier Vicenzo, sier Zuan Bembo di sier Alvise et sier Domenego di Prioli qu. sier Jacomo. Et cussi hozi in questo Conseio di X fu termina bular le tessere tra loro Ire, et locò a sier Zuan Bembo et sier Domenego di Prioli andar a Ravenna. Item, scrisseno, prima che si facesse quelli di la Zonla, a domino Alvise Grili è in campo del Turco, con avisarli de le presente occorenze; et che si aspetta a Zenoa l’imporador; el la paxe Si trala a Cambrai dove sono le do madame ; ma poiria esser seguisse la paxe zeneral con inclusion nostra. Tamen mai semo per far contra la maestà del Signor turco, in ogni cosa, imo volemo perseverar in la pace nostra, la qual dal canto nostro sarà perpetua. Item, volevano tuor licentia de aprir alcune cose al Pregadi, ma non si potè, perchè havendo elccti li do de Zonla bisognava aspetarli, et I’ hora larda ; fo rimessa. Da Feltre, de sier Zuan Gradenigo podestà et capitanio, de.....Con avisi, a dì 8 do- veano a Maran li capita nei dar danari a li fanti ; et saranno 15 milia et 2000 cavalli de bergognoni per Italia ; et altre particularità, ut in litteris. Da Crema, di primo avosto, horc 2 di note, di Domenego Baldcgara a Fiero Zaroti, vidi lettere. Scrive, il capo di bombardieri di questa terra, ch’è sta in campo, venuto hozi de qui, dice inimici moreno nel suo exercito come cani in gran numero, talmente che si dice fanno fosse grande et li metleno uno sopra l’altro. Sejudica che questo sia perchè palisseno grandemente, maxime di aqua per esserli slà lolla l’aqua del Navilio, et hanno solum do pozi, lalmenle che beveno più terra che aqua. Et si pensa non possano star troppo più lì in quel alozamento. Credo i nostri che sono ben pagati non se parteriano cussi senza danari et senza ben alcuno. A dì 4, la malina. Se intese, la terra di peste star bene ; et 15 di altro mal. Da Roma, fo lettere de sier Gasparo Contarmi orator nostro, de 30 et ultimo del passato. Come a dì ... . erano partiti li tre reverendissimi cardinali Farnese, Santa Croce et Medici, vanno legati a Zenoa conira l’imperador, et a persuaderlo voi venir a Bologna, offerendoli la terra. El questo fa aziò sia in mezo de Fiorenza, Ferrara Ravenna el Zervia, et andar dove li parerà. Scrive il zonzer lì a (da) Napoli del principe di Orangie, qual è slato a basar il piede al papa, el per haver danari per dar a li lanzinech, che non voleno venir avanti se non sono pagati ; et par il papa li habbì dato o darà 25 milia scudi. Scrive, in Perosa Malatesta Baion è con 5000 fanti, et ha relenuto quel comis-* sario del papa andò li .... ; et questo perchè a Rimano è slà tolto 3000 scudi che li veniva di Frati-* za. Scrive, a l’Aquila si reduceva l’exercito cesareo con Colonesi per passar in Toscana. Et che Malatesta Baion havia habuto da Perosa ad impresiedo ducati