J01 MDXXIX, danari in contadi, ut in parte. La «pia sarà qui avanti. Ave : 178, 19, 7. Fu presa. Fu posto, per li Savi et Savi ai Ordeni, armar altre 12 gali« sollil in Istria et in Dalmatia, et in li lochi, come sarà nota qui sotto, per ruodolo, el li soraconiiti di le (ere mandi a levar le gallo, et. si armi per ruodolo. Item, le galle di Candia, sia scritto al capitanio zeneral li dagi una paga per galla, et sia mandato altri 10 milia ducali al zene-ral. Ave : 179, 5, 4. Questi è li lochi : Caodistria, li homeni per l’fli-slria, numero2; Veia, Ì; Cherso e Ossero, 1; Arbe, 1; Zara, 2; Sibinico, 1 ; Braza, 1; Liesna, 1; Cataro, 1. Fu poi posto, per sier Lunardo Emo savio del Cons'eio, che le do galle di Baruto et 3 di Alexandria, quale dieno partir immediate, siano mandate in armala et li sia risalvà a tulli il viazo di andar poi; li capitani et patroni vadino sotto pena di ducali 500 et privatimi di consegii, offici eie., perdo anni, vadino a Corfù dal zeneral, et li provedilori a l’armar li fazino la zcrea. Item, il capitanio di Barulo, è in Ilislria, li mercadanli volendo, possi discargar le mercadantie, et condurle di qui senza dazio, et cussi quelle di Alexandria, el possi poi Irazerle senza dazio ; el sia poslo 100 archibusieri et bale-slrieri per galla, li patroni babbi (itolo et salario di soraeomito, el vadino al zeneral sotto pena ut in parte. Et primo conlradise sier Polo Valaresso, è pro-veditor sora le vituarie, dicendo non è da desor-dinar li viazi, ma mandarle via, et, bisognando, el zeneral le torà. Et andò in renga sier Lunardo Emo predillo, et parlò per la sua opinion. Et li rispose sier Jaco-mo Dolfin savio a Tera ferma, dicendo non si voi disordinar li viazi et, andando, come sarano a Corfù, bisognando, il capitanio zeneral le relenirà, come è sta fatto in altri tempi. Da poi andò in renga a infilzarlo sier Piero Orio patron a 1’ Arsenal, dicendo le galle sollil è presle, el promette dar .... Andò le parte, perochù li altri Savi messeno, le dille galle di mercà andasse al suo viazo el tochi Corfù, 11 non sincere, 2 di no, 04 di T Emo, 128 di Savi, el questa fu presa. Et nota. Zà è parlido il capitano di Baruto, queste altre convenirà partirsi. Fu posto, per li Savi tutti, suspender l’andata prò nunc di sier Yicenzo Capello va a Corfù, alenlo le ledere del zeneral, fin vegni un’ altra njan di lettere. Et conlradisse sier Alvise Foscari difendo, voria l’andasse hozi via: et non fo manda la parie, 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom- Li. SETTEMBRE. Jig-I perchè il Conscio sentiva clic l’andasse, lamen el restarà, senza parie. Capitali et convenzioni che si fanno tra la 3G;) santità de Nostro Signore et la magnifica comunità di Perugia, insieme con il signor Mal atesta Paglione, et a nome di Soa Santità interviene il reverendo missier Giorni Battista Mentebuona, commissario di qui. Principalmente il prefalo signor Malalesla prò-mele, che se monsignor reverendissimo di Monte, per mezzo del qua! se voria, per maggior sua satisfatene, assicurar che l’arligliaria, che se conlenirà ne li presenti capitoli, et ogni altra cosi promessa si conduca ne lo stalo di Urbino et se observi per nome et parie di Sua Santità, venirà domani sabato, postdomani domenica maltina esso signor Malatesta se partirà cani le genie sue ; et lo illustrissimo signor Viceré parta domani sabalo, et vadi dove li piacerà al camino de le Tavarnelle, nel quale allogamento, che farà l’exercito domane, se habbia da fermare domenica, poi possa partire ad ogni suo piacer. Et se ditto monsignor reverendissimo venirà domani post domenica, clic esso se parla lunedì, esso, videlicet signor Malatesta, et quando non venisse domani o l’altro, el prefalo signor Malatesta promellein ogni caso partir lunedì proximo futuro, et lassar liberamente la ciltà a li agenti di Sua Santità, con li capitoli et conditioni infrascripte, da esser ohservali da tulle lo parie, con questo però che, non venendo dillo monsignor in dillo termine, per sicureza de la città el di esso signor Malalesla che li sia mandala l’artellaria, come qua da basso seconlien. Li agenti di Soa Salitila, zioè il reverendo missier Octavio de Cesis vescovo di Cervia el il reverendo missier Gian Batista Mentebuona, restino per hoslagi etsecurità de questo et del prefato signor Malalesla, et con la promessa fede de lo illustrissimo signor viceré per la observalione del sopradillo et di quanto qui da basso se contiene, et l'uno de li doi hoslagi habbia andar acompagnare il prefalo signor Malatesta el sue genie fin fuori del stalo de la Chiesa, zioè sino in sul fiorentino. Et che le gente del prefato cxcrrilo non habbino a correre né danniflcar il contado di Perugia, lo stato di sua signoria nè de suoi parenti, et la città proveda quella più quantità de victuaglia che gli sia possibile per lo prelato exercilo, non mancando darli farina necessaria a far pane, el anco quella più quantità di vino che 33