589 MDXXIX, SETTEMBRE. 590 andasse per legne da fuogo a i’ ixola de Curzola ; de qui non ne sono, voria do marani di legne. Et non polendo adoperar dillo capitanio, lo manderà a disarmar. Voria 4 barche nuove, et che li patroni siano homeni da bene. Ha la galia del capitanio del Golfo con le due fusle; manderà il capitanio a Lie-sna con seorer lino in Bocca di Cataro per relenir qualche navilio de tormenti et orzi per il vi lo de questi loci, con ordine lassi una quantità di tormenti a Cataro per far far biscoli per la galìa et (uste. Heri li nostri slralioli se incontrò in una banda de cavalli et fanti hispani ; fono a le mano con loro et ne amazono alcuni el presi 8 o 10 cavalli. Et dimandalo da novo li ditti fanti hispani, se ha affirmalo che I’ Arcon se aspelava de qui per capitanio zcneral con fanti 3000. lìt questo ¡stesso per altre vie ho haulo, et etiam el signor Renzo me P ha mandalo a dirle. Lettera del ditto, di 10 setembrio. Questa malina per tempo il signor Renzo mi scrisse una lederà credenlial, et la mandò per mis-sier Morello suo secretano, et etiam una lettera interceta di P Arcon che scrive a questi capitani che sono in Andre el loci circumvicini de la sua venuta a queste frontiere ; et manda la copia. El qual missier Morello mi ha dillo da parte del signor Renzo, come tulle le genie hispane da piedi et cavallo si hanno messe insieme per andar verso Bitonto per incontrar el signor Zuan Corado Orsini con le gente francese che venivano per terra da Monopoli a Barlela. Et dubitando de loro, me pregò mandasse a levar dillo signor Zuan Corado per mar, dolendosi, fo levà per mar, et cussi per mar si dovea rimandarle. Ilo scusalo el (ilarissimo zeneral, et ho mandato al signor Renzo che subilo che ’I tempo cessa manderò il capitanio del Golfo con le due fusle, et il capitanio de le barche arma-de con tulle barche, et altre barche se alrovano de qui. Il qual secretarlo mi disse: « lo darò una bona malina al signor Renzo, qual stava de malissima voglia.» Io dissi: «Diteal signor Renzo che, ancora che lo accordo fosse seguito fra la Cesarea Maestà el il re Christianissimo, in lutto quello che io potrò non son per mancar a sua signoria, come prima. » Lui mi rispose, il signor Renzo non tien che sia fato acordo alcuno, et li par ha reria haulo qualche nova dal re di questo, di che ne sla molto.admirato. El mi disse per non haver viluarie in Barletta , uè danari da pagar le gente, el signor Renzo voi che una banda di le zente del signor Zuan Corado restino a'Barlela et Juvenazo, et un’altra banda le manderà al Monte, aziò le se inlertegna con haver le spexe da quelli poveri loci dove sarano alogiati. Siehè perlutto è travagli: havendo poche genie si sta mal, habiandone assai et non haver danari nè vii-litarie da passerli si slà pezo ; però se li mandi una bona summa de danari per pagar li fanti sono a Monopoli. El molli debili ho a le spalle, come per li mensuali de litio et avosto se potrà veder, quali manderò fin 4 zorni. Copia de una lettera del capitanio Arcon, scritta a li capitanti, intercepta. Magnifici signori. Per altre mie lettere, che credo haveli haute in vostro poter, vi avisava come il signor viceré mi ha comandato et incargato di questa impresa de Puglia, el ancor che essa stia al presente tanto travagliosa et impossibile quanto vui altri signori sa-peli per la ampliamone che hanno falò li inimici et che fano ogni zorno, di haverne levato la maior parie de la genie, il signor marchese del Guasto, don Ferrante da Gonzaga, tuttavia con questi have-mo da pensar di capare questo convito, el per ma-gior satisfattoli de la genie che è restata, tanto da piedi come da cavallo. Ilo invialo uno altro conero a vostre signorie, facendo a saper come capitò in man de li nemici, et mi è sialo necessario duplicar 378* le lettere, et per la presente ritorno a dimandar per mercede che presto, senza perder tempo, per duplicale mi avisale di quanti soldati tenete in vostra compagnia, perchè io sia certificato del lutto. Partirò brevissimamente, vi porterò alcuni danari per lo inlertenir vostro et lo cxercilo, cum comodità et ordine, che habbiamo viluaglia de inlerle-nirne, el sarà necessario che ci forciamo ad ogni modo clic li inimici non habbiano da lenir sì largo campo, come fin bora hanno tenuto. Nè altro, eie. In Napoli, die 31 augusti 1529. Sotloscrilla : A li comandi Vostri Ferante de l’Arcon» A tergo : A li magnifici signori Andrea el Joan locotenenti di Camillo de Zenaro, capitanio di cavalli legieri di la Cesarea Maestà, in Andre.