403 MDXXIX, ACOSTO. 404 parlava assai di l’armala de la Signoria clic ù nel Golfo. Che haveano nova che da la banda di Napoli ; cl Roma veniva fanti 12 milia di Sua Maestà. Clic aspellavano li eleltori di Alemagna con 18 milia fanti, come Sua Maestà fusse in Lombardia. El questo è quanto ha inteso in Genoa et in el viagio. 260') A dì 26, la malina. La terra, di pesle, 4, 3 lochi novi, zoè in caxa di sier Piero Marzelo a San Toma, et in caxa di sicr Jacomo Renier a Santa Margherita, et uno loco - vechjo ; cl 11 di altro mal. Ileri sier Priamo da Leze fò l’mirata capitanio di Padoa, et sier Christofal da Canal questa notte è venuto ; doman vegnirà a la Signoria. Vene sier Zuan Battista Grimani stato podestà a Chioza, per danari, vestito di......., in loco del qual domenega passata andoe sier Andrea da Mula ; el in Collegio referite di quelle cose di Chioza, justa il consueto. Vene l’oralor del duca de Milan, justa il solito, con nove del suo Signor. Vene l’oralor di Ferrara el comunicò quanto si hebbe beri di l’oralor nostro. Vene l’oralor di Manloa per coso particular, nulla da conto. Di campo, da Cassati, /o lettere di provedi- tori generali, di.....Zerca danari ; et come sono per levar il campo de li et redursi...... maxime calando lanzinech, come risona el per li avisi si ha. Di Bergamo, di sicr Polo Nani proveditor generai, di 24. Come è li col signor capitanio ze-neral, fa provision a quella terra; ha scritto a le compagnie di fanti, dieno venir in compo, se internino sul brexan, eie. Di Ferrara fo lettere di sier Marco Antonio Venier el dottor, orator, de .... Come il commissariò do Fiorentini chiamalo domino . . . (Jacopo Guicciardini), non havendo potuto far cavalcar don Hercules loro capitanio, per persuasion li habbino fatto, ha (olio licentia et è partido de lì. Fo letta una relation di uno mandato de qui a Zenoa. Referisse li successi lino a dì 20 di questo, nel qual zorno si partì, la copia scriverò qui avanti, ma in alcune cose dice molte busie. Di Peschiera, di sier Zuan da Moìin prò-veditor,di25 fo letto una lettera, mollo copiosa, di avisi di sopra. Il summario scriverò qui avanti. In questa malina in Rialto fo incanta il dazio (1) La carta 259* ò bianca, | del vin; l’ave sier Marco Bragadin qu. sier Andrea : dazier presente per ducali 78 milia, zoè ducali 4000 più di l’anno passalo, del qual è sia vadagnato ducali ...... Da poi disnar, fo Pregadi per expedir la materia di beri di scriver in campo del Turco a Alvise Orili ; et lelo le Ire opinion una di Savii, l’altra di sier Alvise Mocenigo el cavalier qual riconzò la so parte, l’altra di sier Francesco Donado el cavalier savio del Conseio, el sier Filippo Capello savio di Terra ferma. El primo parlo« sier Alvise Mozenigo el cava- 260* lier. Li rispose sier Leonardo Emo savio del Conseio, poi sier Filippo Capello savio a Terra ferma. Poi andò in renga sier Piero Trun fo Cao di X, el qual volea che..........Poi parlò sier Valerio Marzello fo savio a Terraferma, qual voleva non si desse del li a Alvixe Grilli, et se li desse reputatimi etc. Andò le ledere :......non sincere, ......di no,.....di quella del Mozenigo, ......di quella del Donado,..... di Savii, et questa fu presa, el comandà grandissima credenza. Fu posto poi, per i Savii, excepto sier Marco Dandolo dollor et cavalier el sier Alvise Gradenigo savi del Conseio, scriver una lettera a sier Gabriel Venier orator apresso il duca di Milan, come inteso quanto ne scrive, che il signor duca ha modo de inlrar in la pratica di trattar accordo con l’impe-rador mediante Domenego Sauli, che’l debbi mandarlo et trattar et veder etiam quello Soa Maestà voria far con la Signoria nostra, con altre parole. Et a l’incontro li do savi sopraditti voi so li dichi che senio contenti che’l pratichi lui quello li voi far l’imperador, ma nulla dichi di la Signoria nostra. El parlò sier Marco Dandolo per la sua opinion. Li rispose sier Francesco Donado....., poi sier Alvise Gradenigo. Li rispose sicr Lunardo Emo, poi il Serenissimo. Li rispose sier Alvise Mocenigo el cavalier, savio del Conseio. Andò le parte, el ballotà do volte, la pende, fo m essa a doman, ma la parte di Savii è meio 10 ballote di l’altra. Fu posto, per alcuni savi di Collegio, una parie di riconzar il lotto, ut in parte, la copia sarà qui avanti. \ve . . . non sincere, ... di no, ... . di la parte ; fo slridà presa. Ma sier Gasparo Ma-lipiero, è sora i danari, andò a la Signoria dicendo per la leze non è presa, et visto le leze fo suspesa, et etiam perché a voler alienar beni del dominio bisogna Consieri el Cai di XL a metter la parie, et non I’ havendo loro posla, fo publicà non presa.