81 MDXXIX, presi a le isole d’IIieres, erano arrivali a salva- ! mento; però noi habbiamo lellere de li 10 da Por-tovenere che non ne dicono niente, in modo che 11011 si crede né lo arrivar loro nè la rolta a le isole d’Hieres. 50 Vene in Collegio l’orator di Fiorenza et comu-nicoe lettere di soi signori X, di 14, con avisi di Pranza del Carduzi suo orator, di 7, da San Quintili. Come madama la rezenle molto honoratamenle inlroe in Cambrai a dì 6, dove era zi zonta madama Margarita, et a dì C furono Loro Maestà insieme et steleno da hore . . . fino a meza notte insieme sopra la trallazion di la paxe. Li parlicu-lari non se intende, sohm da poi il re Christia-nissimo chiamò li oratori di la liga, dicendo esser sopra questi capitoli, vidclicct che l’imperador voi danari di la Signoria di Venetia, per haverli mancato eie., item, danari da lori Signori Fiorentini. Et zerca il duca de Milan, vuol che’l sia privato de la investitura, alento la sua......., dicendo a essi oratori che sopra questo volevano havesse mandato di concluder. Item, dilli Signori Fiorentini li scrivono, come era passato de lì quel zorno l’abate di Nigris, vìen di Spagna, parli da Barzelona a dì 3, porta a Roma a stafela l’accordo fallo del papa con Cesare, et altre particularilà, si-eome scriverò di solto questo summario. Item, come Colonesi con le altre zelile seguivano il camino a la volta di Perosa, perché il papa al tulio vuol tuor quella città di man di Malatesta Baion, et che loro Fiorentini non mancheranno di darli aiuto. Vene domino Zuan Battista Malatesta, orator vechio del marchese di Manloa, venuto da Mantoa a slafetta, et zonse in questa notte, et ave audienlia con li Cai eli X, et disse come era zonto in Mantoa il protonotario Carazolo, vien di Milan, et dice haver mandalo di trattar la paxe con la Signoria nostra et la Cesarea maestà. Da Sibinico, di sier Nicolò Marzello conte et capìtanio, di.....Come de li è nova, turchi esser lontani di Belgrado 4 zornale. Et manda Piero da Liesna, vien del campo del Turco, con uno olaco fino a Scardona venuto, le qual lellere però fo Ielle in Collegio con li Capi di X. 50* Da poi disnar fo Pregadi et ordmà Conseio di X con la Zonla da poi, et fo letlo queste sottoscritte ledere da mar, ma non quelle del reltor di Sibinico. Da Zara, di sier Hironimo da cha’ da Pc-xaro capitanìo menerai di mar, di 8. Come era lì con due galìe, et aspettava la sua commission. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. Li. LUGLIO. 8‘2 . Del Zante, di sier Alexandro da dia’ da Vexaro proveditor di V armada, di 24 zugno. Come è lì con 5 galìe, attende a vardar quella banda, hessendo di qua il proveditor Coniarmi, qual ancor non va in Ponente. Scrive, ha compra certi formenli slara G... per ducali 400 d’oro, di quali farà far biscoli; et altre particolarità, non da conto. Di Candía, di sier Jacotno Corner duca, di sier Alvise JBeneto capitanio et Consieri, di 28 mazo et 4 zugno. Prima, del zonzer di arsilii lì, et li Tarano armar; ancora le camere siano povere, pur troverano li danari. Item, mandano do lettere haute da Rodi del consolo nostro, di... . zugno, et 4 luio, le qual potendo haverle le noterò qui avanti, ma il summario è questo: Come era venuto lì questo......uno........del signor Turco, con gran commission, el qual fece una crida, che tutti li banditi di Candia, Napoli et altri loci, et forestieri babilaiili li in Rodi, dovesseno venirse a presentarse a lui, et cussi venuti ne fece reteñir assai, et examinati da poi, fece impalar 49, et altri è ancora in prexon, et uno calogiero che è quello accusò il trattato di questi, che era di dar Rodi al Gran maistro, venuto a la sua presentía, volendosi partir, rechiedendo qualche premio, li disse andasse dal cadì, al qual havia ordinalo il tutto, et cussi andato lo fece apicar. Et allrejparlicularilà scrive ditlo consolo, ut in litteris. Di Trani, di sier Vettor Soranzo governa-dor, di 28 zugno. Come la terra è risanata di peste et che vien assà persone a le porte a mercado, come se non fusse guerra, et che sier Piero Maria Michiel, execulor, era cavalcalo fuora con li slra-tioti el lornalo in la terra con butin di 500 stara di formen to eie. Dì sier Piero Maria Michiel proveditor executor, sopraditto, da Trani, di 28. Come di 1G in qua non ha serillo, perchè a uno suo fameio li vene la pesie et è morlo. Scrive di la cavalcata falla con li stralioti, et come va a Monopoli chiamalo dal proveditor zeneral Vitturi. Di Cassan, del proveditor zeneral sier Polo Nani, di 14, hore 18. Come beri fu fatto una grossa scaramuza, perochè li cavalli lezieri di una parte et l’altra fono a le man, et erano mollo slretli assieme et non era alcun archibusier, perchè cadauna parte havia posti in arguaito et lutti voleva tirar li altri in loco che ditti archibusieri potesseno far facende, Niellò archibusieri non fono morti ; a la fm inimici avo la pezor, presi 10 cavalli, et morti do, et non seguile altro. 6