109 MDXX1X, LUGLIO. 110 iiitrato in Trezo con 300 fanli, ¡1 qual con li fanti è lì a Trezo voleno passar Adda a danni del bergamasco. Scrive che in campo de inimici è stù fallo festa per lo accordo del papa et de lo imperatore. Et scrive le condilion che si dice, qual olirà le noze, l’imperator promelte dar al papa Ravenna et Zer-via, Modena, Rezo et Fiorenza eie. Scrive, esser venuto a Mantoa il protonolario Carazolo, con com-mission di Cesare di poter far la paxe et accordo con Venetiani, Fiorentini et il duca di Ferrara. Scrive, lì in campo esser ancora fanti 5000, olirà 2000 io mandali in Bergamo, et il proveditor Dolfìn non è ancora zonto. Di Bergamo, di sier Zuan Antonio da chà Taiapiera vicepodcstà et proveditor, vidi lettere, di 17. Come heri gionseno ancora qui fanli 190 brexani, apresso li altri vi sono. Quelli fanti che heri corseno in vai di San Marlin sotto questo territorio, par siano ritornali verso caxa loro, et me-norono via cinque pregioni et certi pochi animali. Et per uno nostro messo, venuto da Lecco, habiamo divulgarsi de lì in quella terra come il castellano di Mus aspeclava suo cugnado con 2000 lanzinech. Altra eerteza di ciò dal messo nostro, tenimo in Ira Grisoni, non havemo. In questa notte habiamo aviso lì inimici esser venuti a Calusco, ma il numero fin hora non lo sapiamo; et che Cesar da Napoli ancor lui con il suo colonello doveva passar, sichè saria possibile che doman si fesse qualche basseta. E1 dillo loco è apresso Adda circa uno miglio, et è su bergamasca. Zorno et notte nui non cessamo di far bone provision, et maxime di far lavorar in questi ripari, ai quali bisogna esser de continuo intenti, perchè el circuito è grande, però continue vegliamo, et non temeno che inimici siano bastatili contra questa terra etc. Di sier Zuan Ferro vicepodestà et sier Cri-stofal Capello capitanio, di Brexa, di 18. Scri-veno avisi di sopra di qualche molion di zente per Italia Et dii campo hanno, inimici aver hauto Novi et Tortona. Da Roma, a li 16 de Julio 1529. Per l’altre mie scrissi a vostra excellentia la nova, che di Spagna s’era hauta, di la lega et con-federation fatta tra Nostro Signor, l’imperator et il re di Ilongaria, publicala in Barcellona.el dì de San Pietro, et come qui s’aspetlava l’abate di Negri, che veniva da la corte, el qual portaria li particolari del tutto. Esso abate gionse heri ; et ancor che non molto distintamente fin qui s’abbia notitia de li rapporti suoi, perchè Nostro Signor non ha voluto che se ne intenda altro finché non sia fatta la congregatoli de hozi, che sarà a le 21 hore, pur, per quel che si è potuto rilrare, intendesi che questa lega è difensiva dal canto di Nostro Signor, decorandosi che si è fatta con principal obietto et ititeli-tion di tirar la pace universa], a la qual Soa Beatitudine et loro medesimi se dimostrano inclinatisimi et disposilissitni, et è in arbitrio de ciascuqp principe d’entrarvi, disponendosi però a la osservanza de le cose, che poi se decloreranno. Quando facino in opposition, è da pensar che hostilmente se procederà contra di loro. Soa Maestà afferma di passar in breve in Italia, el che la se imbarcarà al fin del presente, et sol s’aspettava l’armata di Malaga, che liaveva da venir de dì in di. Apresso questo, l’im-perator promette el dà la figlia sua naturai al duca Alexandro, nipole de soa santità, con dola di siati di 20 milia ducali d’entrata, 10 milia nel regno di Napoli el altri 10 milia in Lombardia o in Spagna, dove più piacerà a Sua Beatitudine. Missier Andrea Doria gionse a li 20 del passalo in Barcellona, et ha hauto lauta bona ciera et ho-norevol dimostrazion da l’imperator quanto immaginar si possa. S’era ragionalo che esso Doria do-vea ire contra certe fusle di mori, come ho scritto per P altre mie a vostra excellentia, pur non è stato exeguito poi. Questo exercito cesareo che passa di. qua va marchiando inalici lutlavia, benché a pezzo a pezzo, et si stima che la massa si farà a Terni, et che ivi babbi a esser per tutta la setimana che vien. Senesi danno ancor loro in questa impresa mille cinquecento fanli et 300 cavalli leggieri pagali : si fa conto che la somma del tutto non sarà manco d’uu mille cinquecenlo cavalli, et 18 milia fanti, senza li venturieri, li quali saranno assai, per questa voce de andar a Fiorenza", che la oppinion del sacco de quella città indurrà molti ad accompagnarsi volun-tieri con questo exercito, sotto speranza de gran guadagno, che si dessignava d’haver, el qual con effetto, quando seguisse, saria cosa de importanza grandissima. Secondo s’intende, signori Fiorentini fanno grandissimi preparamenti per difendersi et per conservarsi nel stato che bora si trovano, pur potria esser che, vedendosi a le spalle uno exercito et di questa sorte, mutariano proposito. Le più fresche lettere che si habbino qui da la ‘corte de Francia sono del primo del presente. Si scrive che, per certa indisposition venula a madama