477 MDXXIX, SETTEMBRE. 478 partorite dui maschi et una femina in uno parlo, col marito più de anni 80, la qual donna già 20 anni havea perduto li menslrui. 307') A dì 6. La notte et tutta la mattina fo gran pioza. La terra, di pcsle .... Di Brexa, fo lettere di sier Foto Nani proveditor generai, di 4. Come il capitanio zeneràl leva provision a quello accadeva, et ha via scritto a Verona al proveditor Dolfin mandasse 200 archi-busieri in Peschiera, et ....... . Di Lodi, del Venier orator, di 3. Come il duca expediva li soi oratori a Cesare, et dato gran autorità a messer Jacomo Filippo Saco, fatto suo . ......al quale ha comesso mandi a dir a Cosare, se li piace, anderà a farli riverenti, et volendo, vadi scusando il duca non haver potuto venir, per esser indisposto. Scrive, il duca partiva di Lodi per Cremona, va prima a Pizigaton. Di Verona, di rettori et proveditor generai, di 5, hore .... Mandano avisi ut in litteris. Li lanzinech sono a Rivoli et Cavaion, vanno da-gando taie a li villani eie. Babon di Naldo fo verso loro, scaramozoe un poco eie. Di Jacomo di Bassani vicario di Valpolc-sella, scritta a li rettori di Verona, data in Molane su li passi, a dì 3 settembrio 1529. Hozi habbiamo scaramuzalo con inimici grossamente, et qui è venuto messer Babon di Naldo con fanti 300 de diverse compagnie, pensando di far qualche frullo ; ma nè soldati uè villani hanno l'alto il debito, et questo perchè inimici erano grossi a la guardia del ponte: morto do lodeschi, et uno de li nostri. Inimici abrusano tutti li allogamenti dove si partono, et zcrcano far Irare li villazi dove allogano, et quelli che non voleno Irare li abrusano, et hanno brusato Ozenigo et Peri, fino bora, loci sottoposti al mio vicariato aprosso la Chiusa. Sono al-logiati in Canale et a Rivoli. Se dubita non veglino far la impresa a la Chiusa. Io non .manco di guardie, vigilie, bona fede et sollicitudine a la defension di questa valle, come di la Chiusa. Inimici ancora non hanno mosso il ponto, la guardia galiarda li è restata a difesa di quello, tulio il reslo di lo exer-cilo è passalo. Scorono ogni giorno in la gardesana et vai de Caprino, sachegiano, robano et abrusano, et lutto fanno per melter terror a li popoli et sub-diti, per farli trar danari, et per poter far la guerra con danari di nostri subdili. (1) La carta 306* è bianca. Vene in Collegio l’oralor di Milan, et monstri» 307* lettere del suo duca, di 3 di questo da Lodi, zerca il mandar di l’orator suo da Cesare. Item, manda una lettera di 28, da Roma, di uno li scrive la bona voluntà del papa a metter paxe in Italia, et non vardar a Ravena et Zervia, et exorla esso duca a mandar oratori a Cesare, et intrar in pratica di accordo, promettendo il papa darli aiuto per via di cardinali. Fo in questa mallina posto la scomunica execu-torial su le porle del palazo di domino Zuan Corner di sier Fantin, a instanlia di domino Jacomo Coco arziepiscopo corcirense, per non haver ube-dito per il beneficio de la Verace Croce di Cipro, qual si ha tralà dar al dillo Coco in do Pregadi il possesso, et non è sia preso. Di Cividal di Fnul di sier Gregorio Pi zannino proveditor, di 2, hore 24. Manda uno re- . porto di una dona. La copia del qual sarà qui avanti scritta. T)a liavena, del conte Mercurio Bua, di 5, vidi lettere. Scrive la nova, de beri, che li pontificii pur tendono a la volta di Cesena, et falla' che sia II la massa dicono che voleno andar ad conzonzersi con il principe di Oranges, ma noi sospettatilo mollo per Zervia, perchè sono genie assai insieme. Noi haverno expedito a Zervia, qual andarà questa notte, messer Ilironimo Abiosso capitanio che de qui si ritrova a far la compagnia, et condurà con lui fanti 100, li quali mai saria sialo possibile farli andar se non li havessimo usalo ogni industria possibile a farli andar. Et havemo trova in presiedo scudi 200, et per fornir di satisfar le zenle di Zervia altri scudi 200. Ei Proveditor et noi femo ogni debita provisione in mandarli piombo et polvere, benché poca ne habbiamo. Sumniario di uno reporto mandato per sier ggg Gregorio Pizamano proveditor di Cividal di Friul, di 2 settembrio, hore 24. Una donna, moier di persona, di gran condilion, gionta in questa terra, referisse : prima che è parlila da Vienna a 17 del passato, et che anche fugivano tutte le altre donne di Vienna et per simel gli altri tutti che haveano il modo con tutte le robe che potevano et si reducevano a li monti, et alcuni andavano a Neustol, loco di qua da Vienna circa miglia 20. Che in Vienna non v’ era gente da guerra, nè si faceva alcuna provisione di repararla, di sorte che si teniva per perduta da tulli. Che diceasi