153 MDXX1X, LUGLIO. 154 ledere da Monopoli del proveditor zeneral Vilturi che lo persuade andar in Puia, per tuor l’impresa di Brandizo. Scrive lui esser con 5 galle, et aspella do che è restate per custodia di Veia, et per interzarsi, videlicet, Trivixan et Barbarigo. Et considerando ohe il proveditor Contarini se ritrova a Cao di Otranto con 19 galle et una galeola che potrà far lai impresa, tnmen su questo haverà qualche pensier, et farà quello che’l nostro signor Dio Pinspirerà. Fo lettere, di campo, di proveditori zenerali Nani et Boi fin, di 22, hore.....Come in campo inimico è sta fatto feste con trar artellarie per la pace fatta fra l’imperador et il papa, et nui li ha verno corresposo per la veuita ilei re Christia-nissimo in Italia. Scrive, monsignor Annibaud loco-tenente di monsignor di San Polo, havendo inteso francesi et lanzinech et danari esser zonti in Aste, si voi partir con li francesi, è qui in campo, et li soi lanzinech et sguizari, pagati per nui, et andar in Aste, et lì adunar uno exercito novo. Scriveno, hozi hessendo venuti inimici fino su le sbare nostre, parse al signor duca de Urbin di andarli conira con il conte di Caiazo, con 500 archibusieri, et volse io Zuan Dolfin proveditor vi andasse, et andai per esser il mio collega Nani con febre: et il ditto conte si portò benissimo. I’o scaramuzato alquanto et non seguite altro. Vanno pagando le compagnie a paga integra. Bi Brexa fo lettere, di rectori, di... . Et mandano una lettera da Covra del Grangis, li scrive esser zonlo lì monsignor di Tarbe, è orator del re Christianissimo a la Signoria nostra, venuto di Pranza a stafete, et uno noslro corier con lettere di 10, di l’orator nostro Justinian. Item, di sopra c’è molion, ma non efìecti di zente, solum conzar artellarie, eie. Da Lion, fo lettere, di 16, del signor Pomponio Triulzi, è governador de lì. Qual manda lettere di Marseia di Zuan Negro secrelario noslro. 93* Da Marseia, di Zuan Negro secretano, fo di sier Andrea Navaier, che morite orator in Franza, et di ordino di la Signoria fo mandalo lì per veder di biseoi li per l’armala nostra, dovea andar in quelle acque, et a dì 28 zugno parli da Lion per Marseia con 3 cavalli. Scrive esser zonlo lì a dì 8 luio, et parlò a quell’armiraio di Tarmala monsignor de......., dandoli le lettere cre- dential, dicendo esser venulo di ordine di la illustrissima Signoria nostra, per veder l’ordine era de biscoli. El qual Io vite volentiera. Et scrive col- loqui hauti insieme, et come erano biscoli miara . .... falli ben. Era assà formenli, el se ne poi far miara do al zorno. Scrive haver visto 16 galìe in ordine et una galeota, et un’altra galìa si poiria far presta ; nave assai in porto, ma non armade, et dicono l’instade non le armano. In la terra zerca 2000 fanti di guerra posti per custodia di la città, dovendo passar l’imperalor de lì per venir in Italia, et altendeno a compir di muro uno castello che fanno a certo canlon per defension di la terra. Item, scrivo le terre vicine pagano 3000 fanti da esser messi su l’armata bisognando, per ........ . Scrive, li è gran carestia di viver, et aspetta ordine noslro quello abbia a far. Et etiam del ditto è lettere di 13 luio, con li ditti avisi. Fu in questo Pregadi, prima il zonzer di queste lettere, posto per i Consieri una taia a Brexa, come appar per lettere di sier Zuan Ferro vicepodestà, di 6 di questo, di l’homicidio fatto in la persona di Costanzo di Mori da Piero et Zuane fradelli di Soardi, con tre soi famegli nominali in le ledere, però sì dà libertà al dillo vicepodeslà di ponerli in bando di terre et loci, con laia lire 800 vivi, et 600 morii, et confisealion di beni. Ave 124, 14, 4. Fu, poi intrato in la opinion del Collegio di trovar danari, ledo 5 parte : Una di sier Filippo Capello et sier Jacomo Dolfin savii à terraferma, far uno lotto sforzado. Una di sier Bironimo Grimani savio a terraferma, voi.............. Una di sier Bironimo da Pexàro savio a terraferma, voi metter al loto il castello di Piamonte, et tulli chi è in officio, nielli bollelini, ut in parte. Una di savi del Conseio, una tansa al Monte del Subsidio. Una di sier Lunardo Emo el sier Pandolfo Mo-rexini consieri, vender per anni 20, a raxon di 8 per 100, il dazio del pesce di questa città. Una di sier Toma Mocenigo proveditor sora i danari, et sier Francesco Coniarmi cassier di Collegio, far uno loto con certa zonta ut in parte, in la qual poi introe 1’ Emo et Morexini, consieri, siché 5 parte fo in campo. Et li avogadori di Comun sier Piero Boldù, 94 sier Marchiò Michiel, sier Marni Justinian compar-seno a la Signoria dicendo, li do Consieri non poi metter parte di vender datii loro soli, ancora che queslodalio del pesse non sia di la Camera d’im-