267 MDXXlX, AGOSTO. 268 167 Die 6 augusti 1529. In Rogatis. Ser Leonardus Mocenico procurai or, Ser Dominicus Contareno, Ser Marcus Dandulo doctor, eques, Ser Aloysius Gradenico, Ser Iranciscus Donato eques, Sapientes Consilii. Ser Filippus Capello, Ser Jaeobus Delfino, Ser Hironimits Grimani, Excepto ser Hironimo de chà da Pexaro, Sapientes Terrae firmae. Non è alcun dubbio che la imporlantia del danaro è ad haverlo in bona summa et con ogni possibel presteza, per li advisi che si hanno di la certa et presta venutagli Cesare in Ilalia, et moti di guerra che si fanno di la parte di sopra. Et però L’anderà parie, che, per autorità di questo Con-seio, lutti li formenti, farine, fave, legumi et biade che quomodo inlrerano et si trameranno di questa città, pagar debbano di più di quello pagano al presenle, come qui sotto sarà particularmente dechiarito. Et questo dalio affittar si debba a parte, per li proveditori nostri a le biave, con quelli capitoli et conditione clip parerà al Collegio di le biave, con li do terzi de le ballote di quello. Li formenti el farine et segale che intrerano in questa città et si trazeranno, soldi 1 per staro de intrata et I per ussita ; fave et lutti altri legumi soldo 1 per staro di intrata et soldo 1 per ussita, ut supra ; orzi, spelte, vene, sorgi et megii, bezo uno per staro, et altralanto per ussita. f De parte 154 De non 42 Non sincere 10 Die dicto. Ser Dominico Trivisano, absentó, Sapientes Consilii. Ser Marco Antonio Venerio absente, Excepto ser Hironimo da chà da Pexaro, Sapientes Terrae firmae. Non bisogna con molte parole explicar a questo Conseio la summa importanlia che è di ritro- var grossa summa di danari con ogni presteza, perchè per la sapientia sua ben intende. Però L’anderà parte che, per autorità di questo Conseio, vender si debba lire 34 milia di intrada a l’anno del datio bora posto del pagamento per i formenti, fave, legumi et altre biade per intrata et ussita ad otto per cento, con questa diehiara-tione, che la Signoria nostra passati anni 20 possi ricuperar ditto datio et non avanti, per modo alcuno, nè polsino li compratori esser mai tratti di possesso dopo gli anni 20 se non li sarà efeltual-mento cxbursalo tutto il suo danaro ; et subito che la Signoria nostra haverà residuilo il suo danaro a li eompradori ila poi li anni 20, et recuperalo il dazio, esso dazio debi cessar, sichè più allora non si pagi il ditto soldo. El perchè non è dubbio che del dillo dazio si trazerà più di le lire 34 milia, sia posto tutto il suprabundante di tempo in tempo ne la procuratia 167* nostra di San Marco, da esser temili in deposito C'm fermo ordine, se per caso occorerà, che qualche anno si Irazesse meno di le lire 34 milia, si debba refar quel maneln si trazerà di dilli danari che saranno iu deposito. Et quando pur occorresse, il che non è da creder, che mancasse qualche danaro a la ditta summa di lire 34 milia, et non ne fusseno in deposito ut supra, la Signoria nostra sia obligata refar quello mancasse di ogni sorte et qualità del suo danero, sichè quelli _ compreranno habbino effettualmente la ditta in-trala di lire 34 milia a l’anno. Li compratori siino et esser si intendino liberi possessori, et habbino libertà di elezer una persona, da esser per loro posta a F officio di le biave, per scuoder ditte lire 34 milia del datio predito, et pagar 8 per 100 ai compratori, et quello che elogeranno haver debba ducati 60 a l’anno da esser pagali del suprabon-danle con le condition soprascritte; et essi compratori, clic metteranno il dillo suo fattoi1, de la administralione del danaro che ’1 farà habbino ad sentir il comodo et l’incomodo come è conveniente. Ditto suo faltor babbi a star ne l’oifieio di le biave et scuoder di giorno in giorno il danaro del ditto dazio, da esser diviso fra li eompradori di tnexe in mexe a soldo per lira. Et li prove-dilori a le biave siano obligadi far tulle quelle exation in aslrenzer li debitori come sono obli-gati far di quelli del dacio di pistori. Le spexe di ditto dazio si debba far per conio di la Signoria nostra, come si fa al presente del dazio di pistori, sì che li eompradori habbino le 8 per 100 netti