303 MDXXIX, AGOSTO. 304 polvere si alrova de lì. Eliam ho scritto a Corfù al Pexaro proveditor di l’armata, et cussi a quel rezimento mi mandi polvere tt altre monilion che ne souo necessarie a ditta impresa, et comesso altre gf'lìe habbi a venir a Monopoli, sichè spero in poco tempo haver tutto ad ordine. monlarcon tutti li altri. El qual signor Camillo al tutto a li 10 del mese che vien volersi partir de qui ancora che’l persuadesse a star. El poi li ciladini cadaun fé’ le parole secondo il suo costume, dimostrando esser tanto fideli et afizionatì nostri che più azonzer non si potria Scrissi per le altre, il signor Zuau Corado Orsini, imbarcato sopra la marziliana del capitanio domino Zorzi Diedo, insieme con do galìe mandaria a Beslice per levar quelle fantarie ; dapoi mi disse, una compagnia havea da venir di 400 fanti, però li azonzesse do altre galìe et lasase il schierazo. Et fui contento et li azonsi la galìa di domino Piero Pixani et quella di domino Lorenzo Sanudo di missier Zuanne per trazer le fantarie da Bestice et etiam da Viclio, et li danno una paga, nè potranno tornar salvo dimane. Unde, lempori-zando de qui beri el liozi, per non star indarno son venuto a sorzer apresso la galìa del proveditor Contarini che si ruppe, et ho mandato tulli i cala- * fadi marangoni et altri alti a far disfar dilla galìa et trazer di legnami per servimene a la impresa mi acade far, non havendo trovado legnami da far ga-bioni, et li farò distribuir su le galìe, et andarò scorrendo fin sopra Bari per esser visto a queste bande. In questo mezo zonzeranno dille galìe et la marziliana capitanea. Dimanda il resto di la polvere richiesta per tornar la tolta a Corfù et Cataro. Ho scritto al proveditor Pexaro mi mandi la lista di le galìe si alrova a quelle bande et ini legni avisato de ogni occorrenlia. Solicila si mandi danari per li biscoli et il resto di danari promessi. Ho impreslado ducati 1000 al proveditor Vituri per pagar le fantarie è qui. Lettera del ditto, pur di 28 luio. Come èexpédila la impresa di Brandizo, lo illustrissimo signor Renzo ha contentato si fazi. El hab-biamo le fantarie sono sopra le galìe, che saranno da 1400, imbarcandose hora 400 a Bestice, 600 sotto missier Simon Romano andato ne le terre di Cao di Otranto, speremo che il principe di Melfe ne servirà de 200. Di nostri ne haveremo per via del proveditor Vituri almanco 500, cussi mi aferma il proveditor Contarini et mio secretano siati in terra da esso proveditor Vituri. Questi saranno in tulio da numero 3000. Di l’armata si niellerà in terra altri 3000, et speremo di la impresa haver el desiderato fine. Heri spazai domino Nicolò de Nassin soracomilo con mie lettere al rettor di Cataro con ordine mandi a Monopoli quella mazor summa di Sumario di lettere del capiianio netterai da 188 mar, date in galla apresso Molfetta, a dì 29 luio, hore 23. Heri ritrovandomi sopra Trane mi levai, perchè le galìe haveano bisogno di far aqua et soldati for-nirse, per la messa, et zonsi a zerca hore do di notte qui apresso Molfetta eh’è 9 mia lonlan da Tram. Questa malina intrai in porlo per dar comodila a le galìe, marziliane et altri legni a fornirse per loro bisogni. Dismontalo in terra fui incontralo da lo illustrissimo principe di Melfe con tutti quelli capi eh’ è li apresso di sè, da conto, dal qual con molte acoglienze mi acetlò offerendosi in ogni tempo esser pronto per le forze sue a non mancare di servirne, et che P havea posto 1’ ancora di respelto ne la Serenìssima Signoria di haver aiuto in ogni caso li potesse occorrer. Li resposi commemorandoli quanto agiuto è slato 1’ opera sua falla in Monopoli, con altre parole. Et per la porta di la marina da la banda di sopra, ch’é sola porta aperta, intrai ne la terra et vidi la ruma di le caxe del borgo che fo butta lutto a terra, eh’è uno borgo con molte caxe et chiesie. Ilor udito messa et mostratomi la citlà ne la qual appar le ruine feceno le arlellarie de l’armada nostra, mi tirai con sua signoria, il magnifico proveditor Contarini et nostri secretarli in uno revelino, dove li comunicai la impresa deliberata di F Abruzo et poi quella di Brandizo, dicendoli la importante era a dominar quel porto a beneficio di tutta la liga et in particolare di sua signoria eh’ è signor di questa terra et Juvenazzo qui proximo a questo porlo, et come tutto il tempo di l’ anno si potrà nutrir 1’ armala et aquistar non solo la Puglia con tempo, ma tutto il Regno, subiun-gendoli che, havendo 1100 fanti a queste custodie, ne haveva 400 di più perchè bastavano 700. Però mi volesse servir di 400 per melerli hora su l’armada aziò non si lochi loco alcuno, ma meterli in terra. Sua excellentia fece conclusione che ditta 188* impresa era necessarissima, et che lui in parliculare ne liavia grandissima satisfattone, come il Principe nostro, et che 1’ era contento di servirme di 300 fanti ; ma havendo rispetto a la Christianissima