12 COMPENDIO DELLA STORIA chezza e si complicato , che debbesi ad una prefazione dell’ autore il poter comprendere la meta a cui voleva egli ag-giugnere. Senza una lettera di Spen-ser a sir Walter Rateigli del 23 gennaio i58g , la Regina delle Fate sarebbe forse per noi un enigma inintelligibile. È altresì evidente, giusta i particolari che si credè obbligato di riferire, ch’egli stesso esitava sulla oscurità del suo libro. « Sapendo, eidice, quanto sia difficil cosa lo spiegare le allegorie ; ed essendo la presente opera, che ho intitolata thè Fa-ery Quenne , una continuata allegoria ed lina oscura invenzione ; mi è parso di bene , sì per ischivare le false deduzioni inesatte , che per darvi una luce nuova in questa lettera ( come me l’avete dimandata ), di dichiararvene la generale spiegazione e il senso. » È quindi fatto aperto che sir Walter Raleigh ne dimandò la spiegazione ; in fatti il disegno di questo poema ha di molto bisogno d’un ragguaglio. La lettera ci spiega che Spenser ha voluto proporre aU’imilazione della nobile gioventù del tempo un model- lo perfetto nella persona deire cavaliere Arturo. Questo modello di virtù e di va-lentigia vede in sogno Gloriana , la regina delle iute , e si parte per offerirle