DELLA LETTERATURA INGLESE. Ili Surto coll7 alba un giorno, and ir pensai A udir tra1 boschi cinguettar gli augelli , Quando la nebbia dilegu it i ai rai Del sol, spuntato il dì fosse con elli. Dinanzi agli occhi non mi app'trver mai Tra le roride stille i fior più belli , Che come sparsi di un unguento allora. Pari ad argento risplende ano ognora- Della rugiada H fresco e dolce .umore Il fìer Titano intanto incominciava Ad alidire , ed al suo raggio il fiore Mentre le belle foglie dilatava, Il seno di moltiplice colore E gli odorati lembi appresentava Al sole, che dal cieloj ove fiammeggia, Sopra il creato i raggi suoi dardeggia. Ed a sentire il canto armonioso r Che su pe’ rami udiasi e la valica r Tra la selva mi caccio r ed animoso. I rami nel cammino divellea j E siccome è del turbo fragoroso II suono , tal d? intorno rispondea ; E V usignuol sì gorgheggiava intantoT Che il cor spezzava alVamoroso canto. Non si può dir nulla di più semplice r e di un colorito più fresco dì tutto questo squarcio. Sì vivi colori ricordano i. paesetti di Claudio Lorenese. Lo stesso ingegno descrittivo si trova in tutti i suoi altri poemi , e specialmente in quel- lo intitolato/ The Dreme of Chaucer ( il