DELLA LETTERATURA INGLESE. l85 ne , e la tomba gloriosa che la Grecia eleverà forse un giorno a colui ch’è morto per amor suo , potrà appena far porre in dimenticanza il danno che le sue opere hanno fatto alla causa della libertà e della virtù.. Non si può accagionare di tanto l’autore di Waverley , che i suoi romanzi non apporteranno alcun male. Non o-stante la nullità di applicazione al presente tempo che contradistingue le opere di questi due scrittori’ , essi sono dotati di grande ingegno. li romanziere soprastà di molto al poeta pe’concepimenti e per lo stile ; ed ove nelle opere sue non v’ ha una pagina a torre , Byron sovente riesce oltre modo spiacevole. Waller-Scott pareggia Shakspeare nella fertilità d’invenzione, ed immensa è la galleria che ti fa percorrere. 11 suo ingegno è creatore allo più alto punto, nel mentre che By-ron ha espresso in tutte le sue opere le stesse idee; égli ti dipinge sempre il quadro di un’ atroce misantropia, di un assassinio cavalleresco, e d’ uno scoraggiamento della nostra natura che pare in-SP rato da’genii maligni. Tale cose piacciono molto in Francia , perchè una specie d’interesse romanzesco ebe non ap- #