DELLA LETTERATURA INGLESE. I&3 no metodicamente ; conviene abbandonarne la lettura , poscia riprenderla , e fermarsi soprattutto su i quadri descrittivi de’costumi che Cowper disegnò splendidamente. Gonvien mentovare la descrizione della povera Caterina pazza per amore, e de’boemi; il quadro magnifico de’do-veri episcopali ( canto II), la descrizione de’piaceri della campagna ( canto III ) , e soprattutto quella graziosa descrizione di un villaggio in tempo d’inverno, e del-1’ arrivo del corriere che porta le gazzetta. Vi ha altresì molti passi commoventissimi nel canto V sulla libertà , il quale è il migliore dell’ opera .' in esso si trova la terribile dipintura della Bastiglia , nel quale Cowper ha fatto quel quadro degno del pennello di Dante di un prigione racchiuso per sempre in una delle sue terribili prigioni. Questa profetica apostrofe del poeta inglese contro una orribile torre fu pronunziata nel 1787, e due anni appresso , tutti i cancelli si rompevano , e tutte le carceri erano a-perte alla chiarezza del giorno. Non posso qui dare un estratto del Task , perchè questo poema non brilla per originali espressioni o per commoventi immagini , ma per la bellezza delle descrizioni sempre prolisse. Cowper è as-