62 COMPENDIO DELLA. STORIA zoili Guglielmo-Lunga-spada(verso l’anno ii io),che nel suo gesto de jugle or spezie di menestrelli ), accompagnavasi coi canti che avea uditi nella sua infanzia. Talvolta a racconti storici assai gravi e sterili ei frammischia alcuni racconti favolosi e faceti; fra questi è da annoverare la storia del saeristano di Saint-Ouen , il quale passando un ponte per recarsi ad un’avventura di. amore , cade nella riviera di Iìobec e si annega. Un angelo ed un demonio cominciano a disputare sull' anima del saeristano , e a tal proposito scrisse Waee questi piacevoli versi : Chescun voi tìrer 1’alme à sci , Et chescun dist raisun pur kei. Trarre ognun vuol V alma a se, Ciascun dice il suo perchè. L’ aringa del demonio per rivendicare 1’ anima del saeristano è piena di originalità e di estro. Nondimeno in generale mi sembra che vi abbia poca poesia, come la intendiamo oggigiorno nel ro-mafiz di Waee , eccettuato tuttavolta il principio della seconda parte , in cui egli annovera iu istile grave ed animato i benefici de’ poeti , i quali salvano dal' l’obblio la gloria de’ conquistatori.