l84 COMPENDIO DELLA STORIA i suoi poemi non sono che l’unica espressione del più nero scetticismo. Si vede in essi mormoreggiare lo scontento, stogarsi la disperazione d’imo sciagurato che rode la sua catena e che tenta di alleggiare il suo cuore con canti sublimi. Non vi ha , per cosi dire , che un sol pensiero in Lord Byron ; ed ove sir Walter Scott ci diletta ed interessa, Byron ci mette alla disperazione. Io credo che per la causa de’ principii sarebbe stato per lui meglio il tacere. I trasporti di quest’anima scontenta di ogni cosa , la quale ha tutto diffamato , virtù , affetto , morale , religione ed anco la libertà istessa; che 11011 vede altro che pianti , dubbiezze e negazioni in questo basso mondo, hanno potuto fare un torto notabile alla santa causa della verità. I funerei raggi di questo possente ingegno ci lanciano la loro luce per lasciarci in seguito in tenebre più profonde. Le sue opere sono uniformi , a forza di riprodurre le impressioni (iella sua anima colla più terribile verità. Gli eroi esagerati di tutti questi poemi sono uomini, i quali non sono nè del nostro tempo , nè di alcun altro. La poesia di Byron , sen/a volerlo , mena allo più violento egoismo; è la naturale alleata del dispotismo e della superstizio-