120 COMPENDIO DELL V STORTA eroe. Perciò nel sesto libro fa lui combattere e vincere da solo un corpo di dugento soldati di Galloway , che termina col fugare eolia perdita di quattordici guerrieri. Questa bravata è pa •-sa incredibile anco all’ autore ; imperocché dopo avere esitato per un istante , si rimembra un simil fatto , avvenuto nella Storia di Tebe , ed allora si rassegna ad aggiugner fede all’ impresa meravigliosa del suo eroe. Mi è venuto fatto di leggere un frammento commoventissimo di questo poema singolare , nel quale Barber riferisce con compiacimento un tratto di sensibilità , che fa onore al re di Scozia : questo monarca, in sul punto di porsi in marcia alla testa della sua armata Irlandese , ode in un attimo alcune grida lamentevoli cagionate da’ dolori del parto di una donna volgare del seguito dell’annata (i). Certo , farebbe pietà , disse il re , che a qup.l punto fosse lasciata sola ; giacche non v’ ha uomo senza dubbio che uon soccorra una donna in tale stato. Il generoso Bruce fè fare alto alla sua armata: un tale contrassegno di umanità è (1) Una layaudaja ( lavande/').