della letteratura ikglese. gg maggiore magnificenza e fedeltà. Ciò eli’ è molto notabile in questo componimento si è la scelta di gusto che il poeta ha fatto fra le immagini delle naturali dipinture ; egli evitò con accuratezza il gonfio senza cadere nel triviale. Quanto superiori non sono le Stagioni a tutte le poesie pastorali ed a tutti gl idillj che le hanno precedute ? Oltracciò , trattasi di tutt’ altra cosa che di stagioni e di praterie in quest’ opera ili Thomson. La dipintura di un amor virtuoso ( canto I ) , gli episodi di Amelia e di Damane , e ’1 magnifico elogio •Iella filosofia ( canto II ), il quadro isto-l'ico degli eroi della libertà , e 1’ inno sublime , nella fine dell’opera, tutti questi passi e molti altri ancora contengo-n° di quando in quando morali riflessioni, sovente meravigliose, frale immagini naturali. Le Stagioni hanno avuto altresì in Inghilterra un successo popolare ed universale. Un poeta, che scrisse dopo di Thomson, (e credo che fosse Cooper ), vide una sera sulla finestra 1,1 un albergo di campagna un esempla-le delle Slag ioni tutto macchiato ed inocchiato ; ecco della gloria , esclamò, e "'lesta felice espressione fu giustissima. ‘°l poema di Thomson non può agitar-