56 COMPENDIO DELLA STORIA che siete esposti a tntta l’ira di questa implacabile tempesta, come mai le vostre teste ignu-de , e i fianchi estenuati dalla fame e mal coperti da miseri cenci , si ripareranno da turbini simili a questi ! Ah ! Io ebbi troppo poca cura del vostro stato! — Umiliati, o grandezza! Esponi te stessa a sentir quel che sentono quegli sventurati ; e imparando a compartire il tuo superfluo alla loro miseria , tu renderai al di loro sguardo il cielo più giusto. Ricco di poesia è il Cimbelino (i6o5);; ma io stimo che in generale si sarà della opinione di Johnson, il quale trova che l’assurdità di alcune scene , e soprattutto la incoerrenza del disegno , ne rendono la lettura nofosa. Lasciando 1’ ordine di data , per seguitare l’ordine delle tragedie più famigerate, ci sì presenta 1’ Otello (i6u) , quella fra tutte, la quale è per avventura meglio conosciuta ed ammirata. Come rappresentazione , e la più regolare del suo teatro. La tenera Desdcmona , il perfido Jago , e quell’ Otello , modello di coraggio , di lealtà e di affetto, vittima delle più atroci macchinazioni, tutto questo costituisce uno de’più perfetti contrasti che vi abbiamo sulla scena di alcuna nazione. 1 cordogli di Otello, e la sua gelosia ben motivata, portano 1* effetto dram-