DELLA LETTERATURA INGLESE. Il5 o che si lancia per mi’on'ida montagna per dormirvi sull’ orlo di 1111 abisso. Mille fantasmi si movono con lui presti a bramare detestati misfatti. Ecco i dèmoni che imperiano ai naufragi e ai trambusti della natura. La Vendetta si mostra infra i vapori, e leva il suo braccio nudo e cosperso di sangue- Ecco il Destino che vi spegne la sete, e segue la vendetta. Ter-l'ore, orribile deità, qual mortale può mai veder queste cose , e non configurale il suo viso come le tue terribili fattezze!' Epodo. E pur nella prisca Grecia , la lamentevole e addolorata musa a te ricorreva al nascimento de’ suoi carmi ; e le matrone e le pulzelle pallide e silenziose alla tua voce autorevole , prestavano l’orecchio ai tuoi sospiri. E pure il sacro bardo, a cui tu hai trasmesso tua possanza (1) ne’campi di Maratona non provò il tuo spavento. Non solo 1’ anima sua nutriva il sacro fuoco del poeta, ma con essa si 'ide la sua virtuosa mano dar eli piglio al ferro della libertà. •.......O tu, autorevol Terrore, tu che Scegliesti per tuo trono il divin cuore di Shak-speare, in nome di quanto inspirasti al tuo pronta, in nome di quanto gli fè ripeter la tua Voce, mi accendi di un simil sacro furore; imparami a sentir una volta al pari di lui, e cingi la mia fronte d'un serto di cipresso ; ed allora io consento, o Terrore a vivere a te d’ accanto. (i) Eschilo.