88 COMPENDIO DELLA STORIA de va ex professo la teorica della realtà, e al tutto inabile a farla servire a qualche cosa di grande. Il re che succedeva ad Elisabetta lasciò sterminare da JRi-clielieu i protestanti francesi, seguaci delle sue stesse opinioni. Il monarca, che avea Bacone per consigliere, non fece veruna instituzione profittevole per le lettere. Le dispute teologiche occuparono l'intero suo regno e , infelicemente per la libertà, la chiesa anglicana primeggiando fra tutte le altre sette , rendeva la partita al tutto ineguale , sostenendosi meno sulla scienza che sulle decisioni degli alti commissarii ( High conimis-sionners) e sulle ammende della Camera stellata ( Star chamber ). Vigeva allora la costumanza di dare alla gioventù una solida educazione classica, e le muse greche e latine erano preferite alle muse nazionali. Verso il 162^ un giovane di sedici anni fn ammesso al Collegio di Cristo nell’ università di Cambridge. Vi si contraddistingueva per una grande facilità ne’ componimenti latini, e alcuni versi di sua fattura riportarono i primi premii; ma si serbò una ricordanza più durevole dell’asprezza del suo carattere che del suo classico ingegno. Due anni appressa alla sua aminis-