l6-| COMPENDIO DELLA STORIA ti , perchè i loro versi non hanno già più nulla eli que’concettini e di quell’apparato , che rende per 1’ ordinario i versi di amore cotanto ridicoli. I sentimenti eh’essi esprimono sono veri , e le immagini non sono contrarie al buon gu- ' sto. Convien ricordare Tommaso Watson ■verso il i58i , e soprattutto Samuele Daniell , i di cui sonetti non dubito di stimare superiori a quelli di Sliakspea-re. Daniell ha composto opere in gran numero , una delle quali intitolò alla regina , che gli accordò una pensione. X suoi sonetti sono vivaci e leggiadri quanto altro mai. Riporterò il seguente , scritto con una squisita purezza, e che non mancherà certo di ricordare a’ leggitori colle idee e la grazia delle espressioni una bellissima romanza del nostro Beranger. Sonetto sulla vecchiezza della belici. Sì , io preveggo 1’ istante in cui gli anni si colleglleranno conira eli me; quando i biondi capegli dell’ amica prenderanno il colore di argento ; allorché saranno spente le vivaci pupille, che movono i desiri, e avranno perduto la di loro vivezza. Allora la sua beltà , ora snbbietto dei miei canti, la sua beltà, da’cui invitti vai penile attonito l’universo , dovrà sottoporsi all’ impero di un tiranno , il tempo, li allora appassiranno per