ig2 COMPENDIO DELLA STORIA ro, non appartiene alla poesia. Allorché Milton descrive scene infernali, vi frappone della grandezza ; e convien sempre che il poeta dia ai suoi quadri il nobile carattere delle scene naturali, delle qua- li dicesi con ragione che sono belli errori. Or nòn si è poeta che a questo patto. Di proposito mi sono limitato in questa ultima parte a riportare solamente il titolo di alcune opere de’moderni poeti; imperciocché non si può scrivere con libertà la biografia de’ poeti contemporanei. Troppi scrupoli o troppo pregiudizi fanno arrestare la penna , ed esercitano la loro influenza sull’ opinione. In quanto ai giudizj, in tutte le cose conviene attendere gli effetti del tempo e riposarsi sulla calma dell’ avvenire. Come sono appena passati pochi anni sulle nostre ceneri, già le recenti querele si ammorzano , gli uomini celebri sono classificati , ed il merito dispregiato dalla ignoranza o comppesso dall’ intrigo > riprende il suo posto in tutto, il suo splendore. Viene la posterità e giudica tutti indistintamente , poeti , popoli e re. Allorché coloro, i quali hanno diritto a qualche rinomanza, compariscono in* «anzi al gran tribunale de’ nostri pa>'1 >