DELLA LETTERATURA INGLESE. 37 te le arti de' tempi moderni osservasi il clero. È inutile il dire qui ciò die fossero questi misteri : ognun sa che in essi rap-presentavansi i dogmi de’ libri santi e la storia della Bibbia, nella maniera la la più bizzarra e la più mostruosa. Nel izj-og i clerici delle parocchie di Londra si riunirono per rappresentare un’opera, nella quale si figurava niente meno che la Creazione del mondo : essa durò per otto giorni continui senza stancare 1’ attenzione e la pazienza degli spettatori. Questi misteri non offerivano che lo spettacolo d’un vano apparato : si fè quindi un passo importante allorché vi si unì la invenzione delle moralità , il cui titolo dà per se solo a divedere che doveva esserci almeno un’ apparenza di a-zione con caratteri qualunque. L’ epoca del passaggio de’ misteri alle moralità è molto incerta. A queste moralità , le quali erano al pari misteri di una grossolana buffoneria , successe un genere più leggiero e anche più spiritoso, che un poeta motteggiatore e faceto, Giovanki Heywood , introdusse alla corte di Arrigo Vili. Ei compose molti interludii ed intermezzi , che si rappresentarono in mezzo alle feste , le quali ebbero luo-