DELLA LETTERATURA INGLESE. 14-9 lo forzò in certo modo ad accettare 3oo lire sterline di pensione , e lord Bute aggiunse « che veni vagli tal pensione accordata non già per indurlo a far qualche cosa , ma sì in riconoscenza di ciò che avea fatto » (i). La storia delle corti presenta assai pochi aneddoli di tal fatta ; e tal dilicata munificenza reca il più grande onore a Giorgio III. Johnson pubblicò poscia il suo celebre Viaggio alle Ebridi, e s’impegnò in una viva con troversia con Macpherson. La sua ultima opera fu la collezione delle notizie su i poeti inglesi , destinata a far precedere le opere de’poeti che i libra j pubblicavano. Tal lavoro di Johnson è pregie-volissimo ; abbonda di curiose particolarità , di forti pensieri , e talvolta di fine e delicate ironie. I libra] non volevano pubblicar tutto ; la qualcosa giustifica. alcune omissioni, altrimenti inesplicabili ; e perciò trovasi in essa Duke, Krug e Spiat , e vi si cerca indarno Chaucer, Spenser , Sydney , Raleigh , Drummond e Shakspeare. Alcune noti- ti) Gli piovvero allora gli epigrammi addosso i . perchè laseiavasi assegnare una pensione , dopo di avere nel suo Dizionario definito chi 1 ■> Sode , unp schiavo di Stato , hi al cui obbedienia pBdhorle è comperata li prezza di danaro',