5i COMPENDIO DELLA STORIA che ora citeremo eie’ componimenti «lei poeti della conquista , ci potranno pie-sentare un’ apertissima analogia con le altre produzioni delle muse britanniche. Non si sa esattamente a qual paese , ne a qual poeta di que’ tempi, conviene attribuire 1’ origine delle poesie limate. Fauchet attribuisce questa scoverta ad un monaco chiamato Olfrido, il quale nell’ anno 870 fece una versione in rima de’ libri santi a Weissembourg , ma si contrasta tal sua opinione con alcune poesie latine rimate , evidentemente di una data più remota. Se fosse possibile il determinare con qualche precisione l’epoca delle poesie runiche, delle quali il poeta lirico Gray ha fatto sì belle imitazioni, si potrebbe forse sapere chiaramente quando 1’ uso della rima s’introdusse fra le nazioni settentrionali ; ma questo punto presenta troppa incertezza perchè ci si possa fermare. Nul-ladimeno osserverò non sembrarmi probabile che la rima sia stata inventata da monaci italiani o alemanni , fedeli e laboriosi copisti degli scrittori Greci e Romani. Questi classici model- li , i quali pare ch’essi stimassero al paii delle sante reliquie, non loro offerivano alcun addentellato per sì ardita inno-