54 COMPENDIO DELIA STORIA manno della loro patria. Alcuni nobili Inglesi , come quel signore , ili cui Walter Scott ha fatto una si bella dipintura nel suo romanzo d’ Ivanhoe , trincierati nei loro antichi castelli, pareva che cercassero un rifugio contra il dominio straniero nella libertà del loro vecchio linguaggio : ma il popolo parlava una lingua nata da un miscuglio bastardo , che con-vien chiamare anglo-normanno , o più esattamente anglo-sasso-normanno. 11 solo tempo potè fondere tutti questi idiomi discordi in una lingua comune, come fini col fare di tutte queste razze , per si lungo tempo e si mortalmente divise, la famiglia la più nazionale , e il popolo 10 più intimamente fra sè collegato che sia nell’universo. Senza che faccia mestieri di spiegare 11 fatto della formazione Ae\Vanglo-normanno, il supporre che l’austero governo di Guglielmo l’abbia imposto ai suoi sudditi , può dirsi che una nuova lingua doveva naturalmeete sorgere dalla posizione del paese e dalla divisione delle due razze. Non v’era alcun mezzo d’impedire, o anche di accelerare questo fatto : giacché gli sforzi dello più sfrenato tiranno vengono sempre a mancare contro la natura delle cose.