l36 COMPENDIO DELLA STORIA diche molto importanti ; ma non fu questa la sua favorita occupazione , ed una secreta inclinazione lo rimenava del continuo alle belle lettere ed alla poesia. Egli morì nel 1770. L'Inno alle Nctjacli d’Akenside (1746) è scritto in versi sciolti, ed abbonda in immagini graziose e vive ; ma è senza subbietto , o piuttosto il subbietto ne è troppo ricercato. Non si sarebbe conservata la ricordanza di Akenside , se non si fosse dato a scrivere più sublimi componimenti. I piaceri della Immaginazione ( The pleasures of Imagination) èia sua opera principale e la sola, di cui io debba qui far menzione. È questo un poema in versi sciolti sulla forza e gli effetti della immaginazione ; egli ne esamina le leggi, le relazioni col bello e col buono, e la influenza nella produzione del sublime ; tali sono almeno i diversi sub-bietti che si contengono nel canto I. Nel canto li si trattano questioni , le quali non sembrano appartenersi alla poesia. L’ autore vi distingue la immaginazione dalla filosofia positiva ; tratta delle passioni e dell’effetto aggradevole che produce sull’ anima nostra il suo esercizio o lo scovrimento della verità. Accorgendosi senza dubbio della grande diJIicoi-