100 COMPENDIO DELLA STORIA si la questione se il genere descrittivo sia poetico ; quel eh’ è certo si è che se le Stagioni non sono poetiche , convien cancellare questa parola dal titolo di moltissime opere. Vorrei esaminare più a lungo il poema intitolato il Castello dell'Indolenza, componimento , il quale fa meritevole Thomson di essere annoverato fra’poeti creatori , e che contiene cento cinquantacinque strofe di nove versi , alla maniera del Faery Quenne di Spenser. Non si sa realmente ove attinse Thomson il conce-pimento veramente originale di un Castello dell' Indolenza, nel quale sono rinchiusi moltissimi uomini, ch’egli descrive con mille diversi attributi e con ¡svariate dipinture, che convengono all’idea primitiva del poeta. Nel canto I trovasi la più bella poesia per dipingere questo asilo della mollezza e di una pacifica voluttà; ed al cominciamento del cai't® II (i) trovasi la seguente ammirabile strofe, si giustamente celebre : (i) Convien sapere che in una piccola colazione conosciutissima de’ loeti inglesi fatta eia librai Sattuby e Crosby nel 1819, per 11113 !' nesplicabile inavvertenza il canto IX del C«»'*“ dell' Indolenza è oinmesso senza alcuna vazione. Alcuni lettori non prevenuti potrei'lx'